ANCONA – Si avvicina sempre di più la riapertura delle scuole e a meno di una settimana dalla ripresa delle lezioni in presenza, tutte le cattedre delle Marche sono già coperte.
Sono oltre 34 mila i docenti nelle Marche, a fronte di circa 200 mila studenti e 10 mila classi, una mole «importante» di insegnanti, come fa notare il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, nel sottolineare «che mai nella storia della Repubblica abbiamo avuto così tanti docenti».
La maggior parte delle cattedre sono occupate da personale a tempo indeterminato, mentre poco più di un migliaio sono i docenti a tempo determinato. A questo “esercito” di professori si aggiungono ulteriori docenti: circa 550 che occupano posti “contingenti”, ovvero a carattere temporaneo (annuale), fra i quali rientrano anche quelli legati al sisma, e circa 2.300 docenti (annuali) per il potenziamento del sostegno ai ragazzi che hanno bisogni educativi speciali.
Docenti, Filisetti: «In stragrandissima maggioranza a tempo indeterminato»
«La struttura del sistema di istruzione marchigiano per quanto riguarda il personale docente – spiega Filisetti – è in stragrandissima maggioranza coperta da personale a tempo indeterminato». Un quadro al quale l’Ufficio Scolastico regionale è giunto anche grazie a nuove assunzioni, immettendo a ruolo quasi 2.000 docenti e quasi 2.300 insegnanti con contratti a tempo determinato.
Un sistema che fa dormire alle famiglie sonni tranquilli, nonostante l’introduzione del Green pass, infatti il 97,31 dei docenti è vaccinato con la prima dose di siero contro il Covid, mentre il 90,23% ha già completato il ciclo vaccinale. Per cui oltre il 97% dei prof marchigiani possiede il Green pass, che lo ricordiamo viene rilasciato anche a chi è guarito dall’infezione e a chi ha l’esito negativo di un tampone eseguito nelle ultime 24 ore. Come fa notare Filisetti «le persone che non presentano il Green pass si contano sulle dita di una mano».
Trasporti Castelli: «Fino a 169 bus aggiuntivi giornalieri»
Situazione più che tranquilla anche sul fronte dei trasporti. «Fino a fine anno sono programmati fino a 169 autobus aggiuntivi giornalieri sulle tratte scolastiche – spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Guido Castelli – . Tutti i mezzi di trasporto sono costantemente igienizzati e con il continuo ricambio dell’aria, con percorsi di salita e discesa indicati da segnaletica sui mezzi».
A questo si aggiungono oltre 1 milione di km aggiuntivi di servizio fino alle vacanze natalizie, 150 steward per assistere i ragazzi e controllare il rispetto delle linee guida trasporti e la disinfezione dei mezzi almeno una volta al giorno, anche con soluzioni di sanificazione innovative che si integrano ai protocolli sanitari nazionali.
Insomma la Regione ha messo sul tavolo più di 3,8 milioni di euro fino alla fine dell’anno (impegno di spesa stimato) per garantire la sicurezza del sistema di trasporto pubblico, nodo nevralgico per la prosecuzione delle lezioni in classe. Per evitare assembramenti i biglietti possono essere acquistati on-line e si possono consultare le APP messe a disposizione degli operatori del trasporto per gli orari e i percorsi. Inoltre l’assessore fa sapere che per la stessa ragione «sul territorio regionale sono state aumentate le fermate degli autobus».
«Il nuovo Piano Scuole – prosegue l’assessore ai Trasporti – è frutto di un rinnovato lavoro di squadra portato avanti dalla Regione assieme alle Prefetture, le istituzioni del territorio, gli enti locali, il mondo della scuola e le aziende di trasporto pubblico locale. Il ritorno in classe degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado delle Marche, al 100% e senza doppi turni, comporterà la rimessa in movimento di migliaia di studenti che si sposteranno sull’intero territorio regionale. Il Comitato Tecnico Scientifico ed il Governo, in questa fase, hanno ritenuto sicuro un trasporto locale che possa portare fino all’80% della capacità totale (posti a sedere e posti in piedi)».
Castelli richiama gli studenti all’attenzione perché a bordo di bus e treni locali si potrà stare al di sotto del metro di distanza interpersonale, ma attenendosi alle norme previste contro il Covid, ovvero indossare la mascherina e curare l’igiene delle mani.