ANCONA – Alle Antognini gli educatori dei ragazzi con disabilità non possono pranzare, né dentro né fuori dalla scuola: il tema è finito stamattina in consiglio comunale grazie all’interrogazione del consigliere e vicepresidente Francesco Rubini che ha portato la questione all’attenzione del consiglio, sottoponendo alcuni quesiti all’assessore Antonella Andreoli: «Alcune famiglie, in relazione alla recente riapertura delle scuole Antognini, segnalano che ci sono alcune problematiche – ha detto Rubini –. Due in particolare. La prima riguarda il fatto che alla scuola Antognini è assente la linea telefonica, il che significa che i minorenni presenti nella scuola non possono collegarsi con le proprie famiglie in caso di emergenza. Addirittura mi risulta che ci siano professori che in certe occasioni prestano i propri telefoni personali. E poi mancano le tende che nelle giornate assolate determinano problematiche di disposizione ragazzi nella classe. Inoltre, secondo tema importante, non dovrebbe esserci ancora un accordo di fornitura dei pasti per gli educatori dei ragazzi con disabilità. Questo determina una situazione in cui i ragazzi a pranzo non possono essere lasciati soli, così gli educatori non possono uscire per pranzare, non possono avere il pasto né possono portarselo da fuori».
Sul tema ha relazionato l’assessore Antonella Andreoli: «La bella notizia è che finalmente dopo quattordici anni le scuole Antognini sono state restituite alla città, con palestra nuova, efficientamento energetico di prima categoria, struttura totalmente antisismica, per una scuola che è stata inaugurata il 10 settembre scorso. Siamo al corrente che non funziona la linea telefonica, la stiamo completando con il passaggio a Voip e stiamo attendendo che la scuola termini le procedure per la linea Internet. Per le tende è un problema che abbiamo subito preso in considerazione e stiamo valutando i costi, il problema veneziane è annoso, in questa città, in questa scuola nuova mancano del tutto, cercheremo di trovare una soluzione al più presto. Per quanto riguarda i pranzi degli educatori, abbiamo individuato il costo ma la cooperativa ha comunicato di non essere interessata, non saprei come poter risolvere questa cosa».
Pronta la replica del consigliere Francesco Rubini: «Sono sconcertato dall’ultima parte della sua risposta, gli uffici fanno gli uffici, la cooperativa fa la cooperativa e l’assessore fa l’assessore: se gli educatori fanno turni di otto ore e non possono mangiare, lei si deve inventare un altro modo politico e amministrativo per dare una risposta a questi lavoratori. Per il resto prendiamo atto che i problemi sono noti, siamo quasi a novembre, risolviamoli. Poi sul fatto che le Antognini siano state restituite alla città mi pare abbastanza evidente che sia un frutto di un lavoro che parte da lontano e dal lavoro di precedenti amministrazioni».