ANCONA – Con il proseguire delle scosse, cresce la preoccupazione dei genitori degli studenti le cui scuole sono rimaste danneggiate. Ad Ancona sono 480 i bambini e ragazzi trasferiti e in corso di trasferimento in altre strutture: 67 alunni della scuola d’infanzia XXV Aprile, 250 delle Podesti, 140 del Pinocchio e altri 23 studenti che saranno dislocati alla Montagnola.
Alcuni hanno ripreso le lezioni, altri le riprenderanno giovedì 17, giusto il tempo di allestire i nuovi spazi. «Siamo preoccupati», dice Pierluigi Sacco. È papà di uno studente di 11 anni della classe prima delle scuole medie Marconi di Ancona, chiuse per lievi danni subiti durante il terremoto. Gli studenti delle scuole Savio e Marconi alterneranno la Dad alle uscite didattiche.
«Hanno trovato delle crepe sulle scale, all’ingresso della scuola e nelle aule, danni che sul primo momento erano sembrati più gravi» spiega il genitore. Ora il timore delle famiglie è che possano verificarsi nuove scosse «quando i ragazzi sono in classe».
Nonostante l’epicentro delle scosse finora sia stato localizzato sempre in mare, al largo della costa pesarese e anconetana, ad una trentina di km dal capoluogo marchigiano, nel capoluogo dorico il terremoto ha reso inagibili diversi edifici, causando sfollati e rendendo necessaria la chiusura di sei scuole. «Abbiamo sentito anche la scossa di ieri sera, quella avvenuta poco dopo la mezzanotte», spiega la famiglia che vive nel quartiere Le Grazie.
«Oggi hanno ripreso le lezioni – racconta – Li hanno presi con i pulmini davanti alla scuola media Marconi. Ieri hanno avuto lezione in Dad e gli insegnanti hanno spiegato quello che avrebbero dovuto fare oggi». Intanto gli insegnanti si organizzano anche per spiegare agli alunni come comportarsi in caso di terremoto: «Faranno delle esercitazioni» per ripassare i corretti comportamenti da tenere durante una scossa.
Il Coordinamento Genitori Democratici Comitato di Ancona
«Siamo soddisfatti di come sono state subito trovate sistemazioni alternative per i plessi con criticità strutturali, la didattica in presenza è stata considerata una priorità e i bambini potranno tornare presto alle loro attività
in attesa però dei risultati delle verifiche più approfondite per capire che tipo di danni ha causato il sisma e quali saranno gli interventi da affrontare» dice Laura Trucchia, presidente del Coordinamento Genitori Democratici Comitato di Ancona.
ll gruppo di genitori chiede «trasparenza circa le condizioni dei plessi coinvolti, poiché sembra avessero superato di recente una verifica di vulnerabilità. Chiediamo di sapere anche se per i plessi coinvolti fosse già prevista una priorità di intervento». «Ci interessa seguire il percorso di queste decisioni e partecipare – afferma – . LasSindaca ha assicurato che avrebbe coinvolto i genitori anche nelle fasi successive: aspettiamo che ci chiami».
Sulla Dad, conclude: «Non siamo convinti che considerarla una soluzione tappa buchi sia opportuno. Molto meglio invece puntare, come è stato fatto, su attività da svolgere in altri luoghi e in altri spazi, che può essere occasione per arricchire il percorso di ognuno senza rinunciare alla presenza».