ANCONA – Sei mesi di attività, sei mesi del nuovo consiglio comunale, del suo lavoro, dei suoi numeri e dei suoi intenti. L’argomento è stato oggetto di una conferenza che si è tenuta ieri 3 gennaio in Comune. Quello anconetano è un consiglio comunale giovane, con un’età media di poco meno di 50 anni, 6 consiglieri under 35, 2 dei quali impegnati come presidente e vicepresidente di commissione, 3 tra i 19 e i 20 anni e 3 over 70. I 32 consiglieri dell’assise anconetana, 20 della maggioranza e 12 dell’opposizione, eletti nelle amministrative del 29 maggio 2023, sono ufficialmente in attività dal 19 giugno, data del primo consiglio, guidati dal presidente Simone Pizzi con la vicepresidenza del consigliere Francesco Rubini Filogna, votati entrambi all’unanimità nel corso della stessa seduta. E’ il quadro tracciato ieri mattina dal presidente Pizzi: il primo incontro del nuovo anno con la stampa, in apertura del quale il presidente ha dedicato anche un momento di ricordo ad Anna D’Ettorre, la giornalista dell’ufficio stampa della Regione Marche e, precedentemente, del Comune di Ancona, prematuramente scomparsa nei giorni scorsi.
Tutti i numeri del consiglio
In maggior parte i consiglieri sono medici (7). Sono relativamente numerosi anche gli avvocati (5) e gli studenti (4). Siedono sugli scranni di palazzo del popolo anche liberi professionisti, dipendenti e funzionari pubblici, tecnici, pensionati. Le donne sono 14 (10 della maggioranza e 4 dell’opposizione) e 18 gli uomini (10 della maggioranza e 8 dell’opposizione). Nei primi sei mesi il consiglio comunale di Ancona si è riunito 14 volte e ha prodotto 230 atti: 160 interrogazioni (scritte, orali e urgenti), 13 mozioni, 12 ordini del giorno e 45 delibere (6 in più del primo semestre della precedente sindacatura), ultima delle quali l’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026, licenziata in aula il 21 dicembre. Il tempo medio delle sedute è di circa 5 ore, con picchi di 10 ore e un quarto e 9 ore e mezza, rispettivamente del 20 settembre e del 21 dicembre. Sono state 10 le sedute dei capigruppo e in totale 90 le riunioni delle 8 commissioni consiliari operative: affari istituzionali, rapporti con la Regione, partecipazione democratica, sicurezza urbana, polizia locale, comunicazione (prima commissione); urbanistica, edilizia residenziale pubblica, patrimonio, impianti sportivi, decoro urbano, verde pubblico, borghi (seconda commissione); porto, ambiente, ciclo rifiuti, trasporti, mobilità, lavori pubblici (terza commissione); servizi sociali e socio sanitari, edilizia sanitaria, volontariato civico e terzo settore, politiche dell’integrazione, pari opportunità (quarta commissione); pubblica istruzione e disabilità nei servizi educativi, politiche comunitarie, famiglia, sport, tutela dei consumatori, tutela degli animali (quinta commissione); cultura, turismo, politiche giovanili, grandi eventi, teatri, università (sesta commissione); bilancio, programmazione, personale, controllo di gestione, Ancona Entrate, apparato comunale (settima commissione); attività economiche e mercati, centro storico, sviluppo imprenditoriale, start up, economia della notte (ottava commissione).
Il presidente
«Il lavoro istituzionale dell’aula – sottolinea il presidente Pizzi – pur nella naturale e necessaria dialettica tra le forze politiche in campo, è stato caratterizzato sin dall’inizio da un comune spirito di responsabilità e di impegno basati sulla condivisione dell’importanza del ruolo dell’assemblea, organo fondamentale di rappresentanza dei cittadini e della città in tutte le sue voci, che proprio all’interno del consiglio comunale trovano la loro espressione e la loro composizione più autentica. Quando sono coinvolte più persone è il dialogo che deve comporre e ricomporre al fine di adottare le decisioni migliori, quelle che vanno nella direzione del bene comune. Per questo – prosegue il presidente – ringrazio tutti i colleghi che assicurano la qualità della loro partecipazione con serietà, con entusiasmo e con l’apporto delle singole conoscenze e competenze umane e professionali».
Un canale aperto con i cittadini
Il canale della condivisione si declina parallelamente anche sul fronte dei rapporti con i cittadini, che la presidenza ha sin da subito inteso coinvolgere direttamente con una informazione semplice e un invito diretto a partecipare al consiglio, inaugurando la prassi dei manifesti affissi in città e diffusi sui canali web e social istituzionali, che annunciano la data di ciascuna seduta e attraverso un Qr code forniscono tutte le informazioni utili a consentire una effettiva partecipazione. E’ stato riattivato anche il programma delle visite delle scolaresche, finalizzato alla conoscenza del Comune e del consiglio comunale e, quindi, a rendere i cittadini più giovani consapevoli dell’impegno politico e amministrativo che un Ente pubblico è chiamato a sostenere per la città.
Innovazione digitale
Novità si avranno a breve sul fronte digitale, che al momento consente di fruire delle dirette delle sedute plenarie e delle commissioni attraverso il portale istituzionale dell’ente, e che sarà migliorato con un progetto digitale dedicato proprio alla trasparenza e alla fruibilità dell’attività consiliare. L’attuale aula di palazzo del popolo, restituita al consiglio dopo anni insieme con le due sale preconsiliari, sarà dotata di un nuovo sistema di amplificazione, con un diffusore a colonna appositamente progettato e realizzato per la diffusione audio in sale conferenze, auditorium e tutti gli ambienti pubblici o privati dove è richiesta un’intelligibilità del parlato anche a lunga distanza. Sempre in sala consiglio, l’attuale proiettore, ormai obsoleto, sarà sostituito con un videoproiettore laser adatto per gli auditorium e per le sale riunioni di grandi dimensioni. Saranno inoltre aggiunte tre telecamere con zoom ottico e con puntamento automatico in base al microfono attivato.
Palazzo degli Anziani
Alla fine del 2024 tornerà inoltre disponibile anche la sala di Palazzo degli Anziani, dove, grazie alla tecnologia cloud, tutti i dispositivi in dotazione potranno ugualmente essere utilizzati. La sala di piazza Stracca è attualmente chiusa in seguito ai danni subiti con il sisma del novembre 2022. L’intervento di ripristino, rientrato nella dichiarazione di urgenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri ad aprile 2023, è stato finanziato dallo Stato con 250mila euro e sarà svolto nel corso del 2024. Il progetto prevede, in particolare, la riparazione e il consolidamento della volta lesionata dalle scosse. «Il progetto di miglioramento delle strutture e delle infrastrutture, materiale e informatiche, insieme con il rinnovamento degli strumenti dedicati all’attività del consiglio e dei consiglieri – spiega il presidente – è di fondamentale importanza perché contribuisce ad applicare in modo sempre più efficiente ed efficace il concetto di democrazia, e soprattutto di democrazia digitale, che oggi è sempre di più e con sempre maggiore forza al centro delle dinamiche di partecipazione dei cittadini all’attività della pubblica amministrazione. Per questo è stato identificato tra i nostri primi obiettivi. Occorre colmare un vuoto che ormai non è assolutamente accettabile. Siamo un consiglio giovane, non solo per l’età anagrafica dei nostri componenti, ma soprattutto per la volontà e la voglia di cambiare questa città, per l’impulso a dare il meglio ai cittadini, autenticamente condiviso dalla maggioranza e dall’opposizione. Il rodaggio, che in questi mesi ci ha fatto conoscere da vicino le dinamiche della macchina comunale, sperimentando anche le difficoltà operative e mettendo in campo le necessarie soluzioni, ha delineato il volto di un consiglio che conosce profondamente questa città, ne vuole risolvere i problemi, vuole dare risposte innovative. Perché innovare significa, prima di tutto, rendersi conto dei nuovi bisogni e dare a questa novità le risposte più giuste e calzanti. Un’assemblea così vivace, composita e variegata nelle competenze ha una grande potenzialità in termini di risposta alla città di Ancona. La nostra mission nasce da una visione della città, dove il nuovo e il necessario fanno parte della stessa linea di azione».