ANCONA – «Servono coperte, giacconi e indumenti caldi». A lanciare l’appello è la onlus Servizio di Strada che fornisce assistenza ai senza tetto. Con il freddo intenso arrivato in questi giorni di allerta meteo per vento e neve, la situazione degli homeless si fa ancora più difficile.
Ad Ancona il numero dei senza tetto è cresciuto negli ultimi tempi, in parte per il fenomeno migratorio, in parte per la crisi economica che ha ridotto a dormire in strada anche qualche italiano. Nel capoluogo le persone senza dimora, costrette ad arrangiarsi dormendo su un giaciglio improvvisato o su una panchina alla Stazione Marittima, oppure al Passetto nei pressi dell’ascensore, sono soprattutto iracheni, somali, pakistani e c’è anche qualche italiano. Gli stranieri hanno un’età media attorno ai 30 anni, mentre gli italiani hanno un’età più elevata.
«Molti attendono un appuntamento in Questura per regolarizzare la loro presenza sul territorio italiano, altri hanno i documenti ma sono ormai usciti dal ‘circuito’ di accoglienza e non trovando lavoro finiscono a dormire in strada» racconta Samir dell’associazione Servizio di Strada onlus, che tutte le notti porta generi di prima necessità e coperte a chi è costretto a vivere per strada.
«La buona notizia – spiega – è che negli ultimi tempi alcuni ragazzi hanno finalmente trovato accoglienza, alcuni sono stati ospitati all’hotel Cantiani». Il Comune di Ancona da tempo ha stretto una intesa con la struttura ricettiva e in vista dell’emergenza freddo ha raddoppiato i posti a diposizione (da 20 a 40) per cercare di dare un letto al caldo e al riparo a più persone possibili.
Con il freddo però per chi è rimasto in strada la vita è sempre più dura e scaldarsi di notte è davvero difficile. «Da un paio di settimane abbiamo una grande carenza di coperte – dice Samir – e facciamo fatica a reperirle». per questo l’appello dell’associazione è quello a donare non solo coperte, ma anche indumenti caldi da uomo, come jeans, scarpe da ginnastica, maglioni, giacconi.
«Diamo un paio di coperte a persone – spiega – ma non bastano mai perché si bagnano oppure capita che le perdano o che qualcuno le butti via». Le strutture che forniscono accoglienza ai senza tetto sono poche e non bastano a far fronte alle esigenze. Nell’hinterland di Ancona, oltre all’hotel Cantiani (nel capoluogo) c’è la Tenda di Abramo a Falconara Marittima e a Jesi la casa delle Genti.
«Gli stessi poveri – conclude Samir – di giorno li incontriamo anche alla mensa di Padre Guido dove si recano per un pasto caldo». Alla mensa, a cui si aggiunge quella della Caritas Diocesana, inaugurata poco prima di Natale e ubicata sempre ad Ancona, vengono serviti circa 130 pasti al giorno. Numeri in lieve calo rispetto al periodo pre natalizio quando si erano toccate punte di 200 pasti al giorno.