Ancona-Osimo

Ancona, sui senzatetto l’assessore Caucci: «Non lasciamo per strada nessuno, ma devono chiedercelo»

Dopo gli sgomberi di accampamenti e bivacchi dei giorni scorsi si infiamma la polemica. Dura nota del Pd contro l'amministrazione comunale

Un accampamento al Passetto, nei mesi scorsi

ANCONA – Il tema dei bivacchi e degli accampamenti dei senzatetto, che in città prosegue da tempo, nonostante gli interventi, gli sgomberi e l’impegno che assicura il Comune, resta attuale e delicato, affrontato ieri (14 febbraio) dal sindaco Daniele Silvetti in tutt’altro contesto, ma anche oggi dall’assessore ai servizi sociali, Manuela Caucci, duramente attaccata da un comunicato uscito a firma del gruppo consiliare del Pd. «Dobbiamo fare di più, sicuramente, dal punto di vista dell’accoglienza e dell’inclusione – queste le parole espresse dal sindaco Daniele Silvetti sollecitato sull’argomento accampamenti sotto agli ascensori del Passetto –. I servizi sociali sono da sempre impegnati in quest’ottica. Dobbiamo sicuramente cercare di evitare che ci siano persone che dormono sotto al cielo stellato, elemento romantico per una notte ma che poi diventa disagio autentico. Da questo punto di vista so che l’assessore Caucci si sta adoperando insieme agli uffici dei servizi sociali. Tra l’altro c’è una turnazione nelle strutture destinate alla prima accoglienza, sappiamo che alcuni di questi profughi stanno attendendo tutta una serie di documenti e certificazioni da parte delle autorità, della Prefettura in questo caso. So che il questore ha individuato e riconosciuto le persone di cui stiamo parlando. È sotto controllo una situazione che in qualche modo deve vederli inclusi. Poi l’inclusione implica non solo l’accoglienza, la dimora, l’alloggiamento, il ristoro ma anche una prospettiva. Parliamo di una dozzina di persone che necessita e merita le cure del caso».

L’assessore Manuela Caucci circoscrive il problema: «Noi quando riceviamo delle richieste, ma ce lo devono chiedere, facciamo di tutto per accogliere queste persone: alcune settimane fa abbiamo tenuto in B&B e in albergo due famiglie di iracheni, a spese del Comune. Ma sono cose che si sono sempre fatte. In attesa dell’identificazione e se richiedenti asilo o protezione internazionale del passaggio alla Prefettura. Il Cantiani ha i suoi 40 posti, raddoppiati per il piano freddo, che a rotazione ogni venti giorni vengono messi a disposizione di persone identificate che, se rientrano nel target che viene ospitato, vengono sempre accolte nell’attesa di trovare altre sistemazioni. Sono persone che talvolta si spostano, magari a Bologna o altrove. Stiamo facendo tutto quello che è stato fatto sinora. Ci tengo a sottolineare che dal punto di vista dell’accoglienza non ho toccato una virgola. Non è cambiato nulla».

Eppure l’opposizione attacca l’assessore: «Sono sconcertanti le dichiarazioni dell’assessora Caucci, riprese anche dal Sindaco Silvetti, che continua ogni giorno a trattare la questione delicata e seria dell’accoglienza in maniera completamente superficiale – si legge nella nota del gruppo consiliare del Pd Ancona –. L’assessore dichiara che queste persone vivono in un limbo appena arrivano qui. Non possiamo aiutarli… Per affrontare il tema dei senza fissa dimora c’è bisogno di una rete… Intanto una rete esiste già, e da almeno dieci anni: è la Rete Cittadina Povertà che collabora con i servizi sociali comunali, nata proprio per coordinare al meglio le risorse e gli interventi, e di cui fanno parte tante associazioni. L’assessore non ha neanche ritenuto importante o forse non lo sapeva, che i servizi sociali, in previsione dell’abbassamento delle temperature, predispongono il piano freddo insieme a questa rete, e ad altri soggetti e istituzioni. Aggiungiamo che consentire uno sgombero portando via coperte, senza minimamente preoccuparsi di coordinarsi con i servizi sociali per capire quali alternative proporre alle persone in quelle condizioni, vuol dire esporre le stesse a gravi rischi per la loro salute, viste le condizioni meteo e le temperature. Invece la preoccupazione, che del resto segue la linea di quella famosa ordinanza, è stata solo quella di attivarsi per un’azione antidegrado, come se queste persone e i loro effetti personali fossero scarti».

Pronta la risposta dell’assessore Caucci: «Non capisco perché l’opposizione si straccia le vesti. C’è l’unità di strada che esce più spesso, che porta coperte, che dà sostegno, basta andare in piazza Pertini ogni sera verso le 20 per vedere l’unità di strada che aiuta questi ragazzi. Se mi chiedono di aumentare i posti non posso, non ci sono i fondi. Lo sanno, ho fatto incontri con le associazioni, con Freewoman, Avvocati di strada, con la Caritas, non mi sono mai sottratta a questo. Siccome siamo differenti, e a loro sembra impossibile che siamo differenti, non se ne capacitano. Giorni fa in quarta commissione abbiamo accolto una mozione di Petrelli sui disturbi alimentari e l’abbiamo votata all’unanimità. Perché noi siamo differenti. E con questa mozione, tra l’altro, ci siamo impegnati a spingere Governo e Regione, insieme all’opposizione. Questo però non lo dice nessuno». Ma Ancona trova, può trovare posto per queste persone, identificabili o meno, che non hanno un posto dove vivere? C’è posto? Così conclude l’assessore Caucci: «Non lasciamo per strada nessuno, come è stato sempre fatto. Ma i progetti e i soldi sono gli stessi di quando siamo arrivati a governare la città lo scorso anno».