ANCONA – I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona hanno dato attuazione al Decreto di sospensione cautelare di misura alternativa alla detenzione, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Ancona, con il quale è stato disposto il ripristino dell’esecuzione della pena in carcere a carico di un 39enne italiano.
L’uomo, infatti, all’epoca dei fatti, nel dicembre 2016, era stato arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana. A seguito di una perquisizione personale e locale eseguita dalla Squadra Mobile, infatti, l’uomo veniva trovato in possesso di circa due etti e mezzo di marijuana contenuta in sette barattoli di vetro. Per il fatto in questione, l’uomo veniva condannato alla pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione, pena confermata poi dalla Corte d’Appello e successivamente dalla Corte di Cassazione per cui diveniva irrevocabile in data 4 marzo 2022. Per l’espiazione della pena, nel dicembre 2022, l’uomo veniva ammesso al regime alternativo alla detenzione dell’affidamento ai servizi sociali.
Il 9 febbraio scorso, però, gli operatori della Squadra Volante della Questura di Ancona, nel corso di una verifica domiciliare presso l’abitazione del condannato, venivano investiti da un forte odore di cannabinoidi, che li ha indotti ad approfondire il controllo, a seguito del quale hanno rinvenuto un quantitativo di circa 10 grammi di marijuana. All’esito dell’inevitabile segnalazione da parte della Questura di Ancona, l’Ufficio di Sorveglianza di Ancona sospendeva il beneficio dell’affidamento in prova ai servizi sociali ripristinando l’esecuzione della pena in carcere.
Nel pomeriggio di ieri 13 febbraio, il personale della Squadra Mobile rintracciava il condannato e, dopo le formalità di rito, lo associava alla Casa Circondariale di Ancona-Montacuto per l’espiazione della pena