ANCONA – Mercatino natalizio? Gente tanta, bagni pochi. Il grido dei negozianti: «Servono più servizi igienici». È questo l’appello che lanciano Michael Salerno e Laura Papa, titolari del chiosco Baràngolo di piazza Cavour. Ed è proprio questa piazza a finire al centro delle critiche dei due negozianti: «In piazza Cavour – dice Salerno – lavorano due chioschi e una libreria».
Sono tanti gli universitari che si riversano qui il mercoledì sera e anche gli adulti, impiegati o pensionati, che scelgono piazza Cavour come luogo di svago.
«È una piazza viva – riflette – che necessita di toilette. Ma questo non viene capito dai piani alti del Comune». E ancora: «La mancanza di bagni grava sui commercianti e non solo. Quando giri per la città e vedi qualcuno urinare in un angolo, tutto il lavoro che facciamo per valorizzare la città viene mandato all’aria. Io devo solo ringraziare i miei clienti che durante un aperitivo se devono andare in bagno, vanno a casa e ritornano. Ma capite che questo percorso può farlo solo chi abita a 50 metri dal mio locale. Chi abita distante come fa?».
E così, se Ancona è una città prevalentemente anziana, beh, gli anziani – al momento del bisogno, anzi dei bisogni – sono costretti ad arrangiarsi. Della carenza di bagni pubblici si parla tanto da sempre, in città.
Ce ne sono diversi nei pressi della pineta del Passetto (quando capita di trovarli aperti, sich!) e poi, procedendo a piedi in direzione porto, c’è quello di piazza Diaz. Dopodiché, più niente fino alla fine del Viale della Vittoria.
In piazza Cavour, a volte, ci sono quelli chimici che vengono posizionati solo in occasione dei grandi eventi, come il choco festival, il mercatino europeo o gli aperitivi internazionali. Nel cuore di Ancona, diverse toilette si trovano scendendo le scalette di piazza Roma e dopodiché più nulla fino all’arco di Traiano (ce ne sono diversi al porto antico).
C’è da dire che i servizi di piazza Roma sono rimasti chiusi, fino a pochi giorni fa, a causa dei vandali, che hanno devastato persino il magazzino. «In occasione dello street food internazionale – spiega Salerno – hanno messo dei bagni chimici all’angolo tra via Simeoni e piazza Cavour. Ecco – prosegue lui – bisognerebbe farne altrettanto per le casette di legno di Natale e studiare dei servizi igienici permanenti, che siano fruibili tutto l’anno, a prescindere dalle kermesse cittadine».
Un piccolo salto di civiltà, per cui Salerno avrebbe già la soluzione: «Davanti la pizzeria Sante, all’angolo tra piazza Cavour e via Simeoni, dove solitamente vengono messi i bagni chimici per gli eventi, ci sono due chioschetti fatiscenti. Perché non metterci dei servizi, magari con un custode, di modo da creare pure lavoro per una persona?».