ANCONA – «Un modello di sicurezza integrata che passa per diversi asset, in primis lo straordinario lavoro delle forze dell’ordine». È quello proposto per il capoluogo marchigiano dal sottosegretario al ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, intervenuto ad Ancona in occasione della tavola rotonda ‘Ancona, Sicurezza e ordine pubblico nel capoluogo’ che si è tenuta al See Port Hotel.
Presenti le rappresentanze sindacali delle Forze dell’Ordine (tra le varie anche Unarma, Nuovo Sindacato dei Carabinieri, Usmi Marina che hanno preso la parola per presentare criticità e richieste), il deputato di Fratelli d’Italia Stefano Maria Benvenuti Gostoli promotore dell’iniziativa, il candidato sindaco per il centrodestra (FdI, Lega, FI e Udc) e per i civici Daniele Silvetti, la senatrice Elena Leonardi e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Marco Ausili.
Il sottosegretario ha spiegato che in votazione del Consiglio dei Ministri c’è la norma relativa al «potenziamento della pubblica amministrazione», che prevede tra l’altro «l’innalzamento della Questura di Ancona a rango superiore» e anche di altre «questure di alcuni capoluoghi che erano state declassate dal precedente governo».
Una misura che si tradurrà nel potenziamento dell’organico di polizia» che avverrà «con i nuovi avvicendamenti», e dato che «ci sarà un corso di polizia a giungo» ha detto «immagino che già da giugno-luglio arrivino i primi agenti per recuperare il gap». L’aumento della dotazione organica, consisterà «in qualche decina» di nuovi agenti. Un potenziamento, quello della Questura di Ancona, che comporta «l’innalzamento a direzione generale della Questura e un aumento della dotazione organica» che riguarderà nelle Marche solo la Questura di Ancona.
Accanto a questo, per il capoluogo marchigiano, Prisco ha sottolineato la necessità di «misure di riqualificazione urbana, primo strumento per combattere l’illegalità» riguadagnando dal degrado «spazi a favore della partecipazione cittadina» e poi «integrazioni che possono fare le amministrazioni locali» sul fronte del «potenziamento dell’illuminazione, della video sorveglianza collegata con le forze dell’ordine». Per il sottosegretario la sicurezza è una «vittoria» che si raggiunge in «squadra». Prisco in un passaggio del suo intervento ha parlato della candidatura di Silvetti come della migliore per Ancona per competenze e visione e per la capacità «di saper includere tutti nelle scelte, non soltanto quelli della propria parte, e questo credo sia il segno distintivo» di Silvetti.
Il candidato sindaco Daniele Silvetti a margine dell’iniziativa ha spiegato che in termini di sicurezza «la città di Ancona, capoluogo di regione, ha le sue criticità e zone d’ombra, per questo dobbiamo assolutamente attivarci, non solo con il potenziamento delle strutture di polizia e di controllo, dobbiamo anche capire bene quale tipo di ruolo dare alla polizia locale, perché il controllo e il monitoraggio sono per noi fondamentali, soprattutto all’interno del progetto di inclusione» attraverso il quale «riusciamo a garantire il controllo del territorio, di alcuni quartieri, che sono quelli più critici, e soprattutto la civile convivenza con le comunità che sono ormai residenti per motivi di lavoro all’interno del tessuto cittadino». «Civile convivenza, controllo e inclusione, non possono prescindere da un rigoroso controllo e attività di prevenzione che sappiamo essere alla base di una buona amministrazione» ha concluso Silvetti.