ANCONA – Sono 8.830 i test sierologici eseguiti nelle farmacie marchigiane in sole tre settimane, dall’avvio dello screening disposto dopo l’accordo tra Regione, Federfarma e Confservizi Assofarm Marche. Il dato riferito al periodo dal 7 al 30 dicembre, vede la provincia di Pesaro Urbino registrare il maggior numero di test eseguiti per la ricerca degli anticorpi del coronavirus (4.049), seguita da Ancona (2.290), Ascoli Piceno (1.027), Macerata (939) e Fermo (525).
Il test sierologico rapido, che fornisce una risposta in massimo 20 minuti, cerca nel sangue degli anticorpi per il virus, rilevando IgE (immunoglobuline E) e IgM (immunoglobuline M). Il sangue viene prelevato con un semplice pungidito e poi posizionato su una piastrina che fornisce la risposta. Dall’analisi dei test eseguiti nelle ultime 3 settimane nelle Marche, in provincia di Ancona il 4,9% dei test è risultato positivo e il 95,1% negativo, in provincia di Ascoli Piceno positivo il 3,9% e negativo il 96,1%, a Macerata positivo il 3,3% e negativo il 96,7%, a Fermo positivo il 5,5% e negativo il 94,5, mentre a Pesaro Urbino è risultato positivo il 6,5% e negativo il 93,5%.
«Ci aspettavamo una adesione così importante – commenta il presidente Federfarma Marche, Andrea Avitabile – c’era molta richiesta e curiosità, e le persone stanno rispondendo bene, le prenotazioni ci sono». Ma Avitabile mette in guardia dall'”utilizzare il test” per aggirare le misure anti contagio: «Non è un “test libera tutti” da fare per poi festeggiare tutti insieme» Il presidente regionale di Federfarma spiega infatti che il test sierologico «garantisce» un periodo temporale fino a 4-5 giorni prima dell’esecuzione del test pungidito e non «gli ultimi giorni».