ANCONA – Un sopralluogo tecnico al Guasco per capire meglio lo stato dell’arte di diversi lavori di recupero in corso e capire anche dove e come intervenire, individuando eventuali aree di criticità (quella delle terme romane che si trovano a pochi passi da Palazzo degli Anziani su tutte, visto che l’area è in stato di totale abbandono, ndr). Dopo il sopralluogo dei giorni scorsi nel parco del Cardeto, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti con gli assessori Stefano Tombolini e Daniele Berardinelli, insieme ai tecnici comunali Claudio Centanni, Viviana Caravaggi, Giulia Paoloni, Alessio Piancone e Stefano Capannelli, ha percorso stamattina un articolato itinerario nel quartiere Guasco, da Palazzo degli Anziani fino al duomo, sulle tracce dei principali siti storici e archeologici oggetto di importanti interventi di riqualificazione in atto già da tempo e di prossima conclusione, alcuni nel breve-medio termine. È stata una vera e propria ricognizione dei principali progetti e cantieri in corso che hanno lo scopo di restituire ad Ancona il profilo di una città di valore archeologico e monumentale, mettendo a sistema il patrimonio storico e architettonico per offrire a turisti e cittadini un percorso significativo, fruibile e pienamente accessibile.
Tra i progetti spiccano quelli di Iti Waterfront 3.0 con un finanziamento complessivo di 6 milioni e mezzo di euro, articolato attraverso canali diversi, come sempre avviene per i finanziamenti europei; il percorso archeologico dal porto al Duomo passando per Palazzo degli Anziani destinatario di 2.200.000 euro con possibile integrazione di ulteriori 800mila; e l’ormai completato articolato progetto della nuova illuminazione che valorizza il fronte mare fino a Porta Pia, il Guasco e l’area portuale con suoi monumenti, con via della Loggia, via Matas e altre, che supera il milione di euro. «Il turismo è economia e sviluppo – ha sottolineato il sindaco Daniele Silvetti –. Le potenzialità del Guasco e delle altre zone storiche che svelano le diverse epoche attraversando le quali Ancona è cresciuta e si è sviluppata, sono molto elevate. Dobbiamo mettere in condizione i turisti di percorrere questi diversi itinerari storico-artistici, alcuni poco noti, mettendoli in sicurezza e rendendoli accessibili, ma anche garantendo uno standard di decoro essenziale per l’accoglienza. Ci stiamo già lavorando».
«È la prima di una serie di visite – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Stefano Tombolini – che stiamo programmando per valorizzare la città, arrivando fino alla spina dei corsi, a Capodimonte e alla Cittadella. Il senso è quello di trovare un filo di congiunzione tra la parte svolta dalla precedente amministrazione e i problemi che ci troviamo ad affrontare, mettendoli nella programmazione e a bilancio». La prima tappa del percorso è stata a Palazzo degli Anziani con un cenno alla situazione degli edifici storici di proprietà privata incontrati lungo il percorso, inutilizzati da tempo, quale palazzo Vanvitelli adiacente alla Chiesa del Gesù: «Insieme all’ufficio urbanistica e ufficio patrimonio – ha sottolineato l’assessore Tombolini – si intende avviare un percorso di trasformazione di questi contenitori per renderli maggiormente appetibili alle iniziative private».
Rispetto al grattacielo medievale di cinque piani che è Palazzo degli Anziani, peculiare nel suo genere, la visita è stata effettuata a scendere, percorrendo lo scalone dove è in corso il cantiere per la riqualificazione degli elementi architettonici che consentiranno l’accesso e la visione delle stratificazioni e reperti archeologici e in particolare del sacello medievale e di una torre dell’antica cinta muraria, da dove, proseguendo si raggiunge il livello inferiore, piazza Dante. Da qui l’accesso all’urban centre collocato al piano terra completamente ripristinato e articolato su due livelli, con una configurazione tale da potere accogliere diversi progetti e iniziative artistiche e culturali. È uno dei progetti più importanti, quello con al centro Palazzo degli Anziani, suddiviso in quattro stralci: per i primi tre il finanziamento è stato pari a due milioni e 200mila euro, come già ricordato, e attualmente è in corso una trattativa con la Regione Marche con l’obiettivo di inserire anche l’intervento su piazza Dante, con conseguente fine lavori nel 2026 (anziché nel 2024). Nel progetto rientra anche la Casa del Capitano, altro manufatto medievale di pregio: il Comune si sta occupando dell’intervento sulla parte esterna, una piazza con arredi e varchi che mettano in correlazione l’area portuale con quella archeologica. La ricognizione è proseguita fino all’area archeologica dell’anfiteatro romano, rispetto al quale la giunta comunale assicura un confronto con la soprintendenza per poterne fruire gli spazi per eventi e iniziative culturali. E poi il duomo. Il tutto all’interno di una visione complessiva che include anche la valutazione di nuovi snodi per la viabilità, così da restituire una nuova immagine di Ancona.