,ANCONA – Saranno ultimati entro il mese di settembre, salvo contrattempi imponderabili, i lavori di riqualificazione della scalinata a mare del Passetto, lato destro a scendere. Questa mattina, 12 luglio, il primo cittadino di Ancona Daniele Silvetti accompagnato dagli assessori Stefano Tombolini (LLPP) e Daniele Berardinelli (Decoro urbano e verde pubblico) e dal dirigente dei Lavori Pubblici Stefano Capannelli, ha voluto verificare di persona le caratteristiche e lo stato di avanzamento del cantiere. «Uno degli interventi più importante del fronte mare in Adriatico – hanno concordato amministratori e tecnici- che non mancherà di portare interesse e attenzione sul capoluogo delle Marche». Il valore complessivo dell’intervento è di un milione e 800mila euro, suddiviso in due lotti.
Il cantiere interessa l’esatta metà dello scalone a doppia rampa che scende al mare (progettato nel secolo scorso dall’architetto anconetano Guido Cirilli assieme al Monumento ai Caduti) lasciando libera l’altra allo scopo di consentire la fruizione della spiaggia in questi mesi estivi.
Il lavoro più impegnativo nel ripulire e riqualificare mettendo in sicurezza tutto il percorso- tra gradoni della scalinata, parapetto centrale, selciato e muretti a gradoni- è quello di rimuovere e sostituire molte delle pietre originarie, con pietre bianche simili a quelle d’Istria provenienti dal cave delle Cesane. Le pietre, danneggiate da innesti di stucco e cemento apportati nel tempo per tamponare gli ammaloramenti.
Il progetto – a cura dell’architetto Nazzareno Petrini, affiancato dagli ingegneri Raffale Solustri e Mattia Moscatelli e con la collaborazione dell’ingegnera Simona Cerolini e dell’architetta Giulia Birarelli- include anche la riqualificazione dell’illuminazione pubblica, che sarà con luci a led ben visibili anche dal mare, «consentendo la passeggiata panoramica anche nelle ore serali e valorizzando sicuramente l’impianto scenografio della doppia rampa ad ali spiegate di aquila, progettata da Cirilli», spiega l’amministrazione
«Per realizzare il nuovo impianto è necessario tracciare i passaggi dei nuovi sottoservizi per la corrente elettrica, e questo lavoro richgiede particolare attenzione. Oltre ad essere verificato dalla Sovrintendenza, trattandosi di bene monumentale tutelato sottoposto a tutte le disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio, il cantiere deve ottemperare alle norme previste in area parco, quali l’ecostenibilità degli interventi e la tutela degli spazi verdi. Questi ultimi sono stati delimitati da reti affinché il cantiere non venga “visitato” nottetempo da coloro che frequentano la zona verde sottostante la balconata, un’area dalla vegetazione piuttosto intricata e di non facile gestione», spiega l’amministrazione.
«Un intervento piuttosto complesso e grandioso – sottolinea il progettista e direttore dei lavori, Nazzareno Petrini – data la valenza del sito e la tipologia di restauro conservativo di un’opera architettonica di pregio. Oltre ad essere di difficile accesso, richiede lavorazioni manuali con meccanizzazioni minime, per non danneggiare la struttura, messa completamente in sicurezza. L’apparato murario è delicato e va trattato con la massima attenzione, pietra per pietra. La ditta sta lavorando bene e con grande puntualità». Gli altri lotti (quello in corso è il primo stralcio del primo lotto) procederanno per analogia e probabilmente in maniera scorrevole: «il primo tratto dell’intervento- sottolineano i tecnici – ha consentito di mettere a regime un protocollo operativo che verrà applicato nei lotti successivi, consecutivi a quello in corso».