ANCONA – Dopo la sesta nave di migranti sbarcata ad Ancona da inizio anno, ora la città fa sentire forte la sua voce: l’arrivo della Humanity I nei giorni scorsi con i suoi centosei migranti è stata un po’ la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la capacità di accoglienza della città in termini numerici è al completo, il sindaco Daniele Silvetti nei giorni scorsi ha dichiarato che «Ancona è satura», anche dopo aver parlato con il sottosegretario al ministero dell’interno, Emanuele Prisco. Il capoluogo non riesce più ad accogliere altre persone in difficoltà, i posti a disposizione sono esauriti. Quello che interessa tutto il Paese è un flusso migratorio che ha la necessità di essere gestito, anche perché rischia indirettamente di generare nuove persone senza fissa dimora e, di conseguenza, frenare anche quel processo di riqualificazione del centro storico e di lotta al degrado urbano che è uno dei punti fermi del programma di governo di Silvetti e della giunta comunale.
«Ancona è satura, sicuramente – afferma Silvetti –, me lo comunicano i servizi sociali del Comune, è una questione numerica diventata insostenibile, degli ultimi migranti sbarcati dalla Humanity I ne è rimasto solo uno, il minore. Dobbiamo avere il tempo di smaltire i quattrocento migranti arrivati negli ultimi mesi e al momento dislocati nei centri di accoglienza della regione». E ancora, sulla questione discussa con il sottosegretario agli interni, Silvetti aggiunge: «Prisco mi ha assicurato che le pressioni adesso arrivano da più parti e che il Governo è stato costretto a distribuire sul territorio l’onda urto, ma si rende conto che sta mettendo sotto pressione anche città che non erano abituate ad accogliere numeri di migranti del genere, sa bene che ci sono decisioni da prendere molto presto. Ho fatto capire a Prisco che non possiamo accogliere un’altra nave a breve, per esempio a settembre». La risposta deve arrivare dall’alto: «Vedremo quale sarà l’orientamento del Governo, ma abbiamo fatto presente che Ancona ormai è indisponibile, trovandosi di fronte alla gestione dei numeri di accoglienza di questi ultimi cinque mesi».
Il problema dei bivacchi in pieno centro non può essere messo direttamente in relazione con gli sbarchi avvenuti in città negli ultimi mesi, ma certamente con i flussi migratori che interessano l’intero Paese, un problema che non riguarda solo il decoro e il degrado e che anche ad Ancona sta diventando una vera emergenza: «Entro la settimana insieme al vicesindaco Zinni metteremo a punto l’ordinanza che è praticamente già pronta, stiamo cercando di capire solo alcuni aspetti relativi all’impianto sanzionatorio. Per i bivacchi e l’accattonaggio ma anche per i problemi dei writers vorremmo far uscire una sola ordinanza, che dunque sarà pronta in settimana. Vero che questo aspetto non è strettamente collegato con quello degli sbarchi di migranti, ma sono due facce della stessa medaglia che sta mettendo sotto pressione i servizi sociali del Comune e, nel contempo, rallentando il processo di riqualificazione del centro storico e la lotta al degrado urbano».