ANCONA – Il Comitato 707 esprime forte preoccupazione dopo che il sisma del 9 novembre del 2022, che aveva colpito la costa al largo dell’anconetano, non è stato inserito nella legge di bilancio. Da quanto si apprende non è passato l’emendamento del senatore Guido Castelli, che avrebbe permesso di accorpare anche questi terremotati nelle procedure di ricostruzione post sisma 2016.
A causa delle scosse nella sola città di Ancona sono 130 le persone sfollate, le cui abitazioni (13 in tutto) sono state dichiarate inagibili. Il nodo sarebbe rappresentato dai fondi e dal patto di stabilità, ma l’impegno del Commissario Castelli è diretto a far inserire la ricostruzione nel prossimo decreto Milleproroghe.
«Siamo preoccupati- dice Carlo Terracciano, tra i fondatori del Comitato 707 – senza fondi non sappiamo quando potremo rientrare nelle nostre case, perché non abbiamo le risorse necessarie per sistemare i danni causati dal sisma. In questa maniera rischiamo di rimanere fuori per sempre dalle nostre abitazioni, dovendo però continuare a fronteggiare le spese: molti di noi hanno mututi da pagare ancora in corso, altri sono anziani e quindi molto legati alle case in cui hanno vissuto una vita intera».
Il timore espresso da Terracciano è anche quello che «dal momento che non ci sono fondi non venga neanche prorogato lo stato d’emergenza in scadenza ad aprile. La nostra ultima speranza è il decreto Milleproroghe, ma aspettiamo di vedere provvedimenti concreti».
Sulla vicenda interviene il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo il quale evidenzia che «400 famiglie rimangono senza risposte e molte di loro senza casa, a causa del totale disinteresse della famosa filiera istituzionale di destra Meloni-Acquaroli-Silvetti». Il dem in una nota stampa ricorda l’impegno del Partito Democratico con «interrogazioni ed emendamenti per sostenere la battaglia dei cittadini anconetani e dopo che gli stessi erano stati rassicurati da esponenti politici del centrodestra sul positivo evolversi della situazione». «Dopo più di un anno dal terremoto – prosegue Mastrovincenzo nella nota -, purtroppo non ci sono risorse finanziarie e non è stato neanche nominato un Commissario per la ricostruzione; ad aprile poi, scade anche lo stato di emergenza dichiarato 8 mesi fa che va assolutamente prorogato».
Il dem chiede «risposte immediate per le 700 persone interessate dal sisma» e «finanziamenti adeguati che possano consentire a queste famiglie il ritorno nelle loro abitazioni».