Ancona-Osimo

Sisma, si allarga la conta dei danni: 43 edifici inagibili. Nuove scosse

Mentre proseguono le scosse, vanno avanti anche i sopralluoghi dei vigili del fuoco sugli edifici pubblici e privati. 1197 le verifiche delle fiamme rosse

ANCONA – Prosegue lo sciame sismico nelle Marche dopo la scossa del 9 novembre di magnitudo 5.7 ed epicentro in mare, al largo della costa pesarese. Procedono serrate e spedite le verifiche dei vigili del fuoco e di pari passo aumenta la conta dei danni e cresce il numero degli sfollati insieme a quello degli edifici dichiarati inagibili e per questo evacuati (come abitazioni private, scuole).

Dall’inizio dell’emergenza i tecnici dei vigili del fuoco hanno dichiarato inagibili 43 edifici tra le province di Pesaro Urbino e Ancona (23 nell’anconetano e 20 nel pesarese), si tratta soprattutto di abitazioni private.

Altri 747 edifici hanno riportato danni strutturali di lieve entità in seguito alle scosse: 594 in provincia di Ancona e 153 in provincia di Pesaro Urbino. Dall’inizio dell’emergenza i vigili del fuoco hanno eseguito più di 1.197 tra sopralluoghi e verifiche di stabilità sugli edifici pubblici e privati.

Intanto dalla notte scorsa sono state registrate complessivamente 9 scosse, la più forte delle quali alle 00:10 di magnitudo 3.5 a 7 km di profondità ed epicentro al largo della costa pesarese, a 28 km da Fano, avvertita anche dalla popolazione di Ancona.

Un altro sisma è stato rilevato da sismografi dell’Ingv questa mattina: la scossa di magnitudo 2.9 si è verificata alle 05:13 di oggi – 15 novembre -. a 8 km di profondità e con epicentro in mare, al largo della costa pesarese. Intanto ad Ancona la gran parte dei 480 studenti rimasti senza classi dopo che le loro scuole hanno riportato danni in seguito alle scosse, riprenderanno le lezioni da giovedì.

I vigili del fuoco stanno seguendo il trasferimento dei materiali didattici (libri, materiale informatico) dai vecchi plessi a quell alternativi messi a disposizione dal Comune di Ancona, che ha anche organizzato un servizio di trasporto con mezzi Conerobus dall’ingresso delle scuole chiuse per sisma alle strutture dove si terranno le lezioni.