ANCONA – Nuovo sciopero dei lavoratori di Villa Adria (Ancona) e sit-in promosso da Fp Cgil e Fp Cisl per chiedere di pari condizioni contrattuali e salariali per i lavoratori della struttura riabilitativa dove operano 120 dipendenti, 110 dei quali sono interessati dalla mobilitazione sindacale sfociata nello sciopero con adesione al 90% .
Al motto di «sanità privata, stipendi beffa» i lavoratori della struttura hanno protestato per chiedere il contratto ospedaliero. Giorgio Paterna, Fp Cgil Ancona, spiega che questi lavoratori, percepiscono tra i 200 e i 400 euro in meno rispetto ai colleghi che svolgono lo stesso lavoro nelle strutture pubbliche.
«Nonostante la struttura riabilitativa privata percepisca dalla Regione tariffe per attività ospedaliera, i lavoratori impiegati in essa hanno un contratto peggiorativo rispetto ai colleghi che lavorano con le stesse mansioni nel pubblico – spiega il sindacalista Cgil – peggiorativo sia dal punto di vista salariale che normativo in quanto lavorano 38 ore a settimana a fronte delle 36 ore dei dipendenti delle strutture pubbliche, una stortura che chiediamo di correggere».
A Villa Adria, oltre ai medici, lavorano soprattutto infermieri, fisioterapisti e operatori socio sanitari, le figure interessate dalla mobilitazione dei sindacati. Fp Cgil e Fp Cisl lamentano che: «La situazione va avanti ormai da anni. La Regione ha riconosciuto negli anni tariffe e budget per prestazioni ospedaliere intensive mentre l’azienda ha corrisposto e continua a corrispondere retribuzioni per prestazioni extraospedaliere estensive e cioè più basse rispetto a quelle dovute per l’attività prestata».
Eppure «negli ultimi anni, il budget e le tariffe riconosciute dalla Regione Marche per Villa Adria sono rimasti sostanzialmente invariati, gli stipendi si sono ridotti fino al 18% in meno. Questi dati evidenziano ancora di più l’ingiustizia di un contratto scorretto e peggiorativo e la necessità di riconoscere le giuste retribuzioni e le adeguate condizioni di lavoro».