Ancona-Osimo

Ancona: chiede soldi per aggiustare una perizia, condannato consulente del tribunale

Voleva 20mila euro per orientare la relazione a favore del beneficiario di una polizza vita dove era in dubbi la dinamica di un incidente mortale

ANCONA – Avrebbe chiesto soldi, 20mila euro, per indirizzare la perizia che il tribunale lo aveva incaricato a fare in un contenzioso tra il beneficiario di una polizza vita e l’assicurazione di un morto in un incidente stradale.

Con l’accusa di istigazione alla corruzione è stato condannato un consulente tecnico d’ufficio a due anni e quattro mesi di carcere. Lunedì scorso la sentenza, in abbreviato, emessa dalla gup Francesca De Palma.

L’imputato, difeso dall’avvocato Mirco Piersanti, è un 70enne della provincia di Teramo residente ora in Romania. Ha sempre negato le accuse. La Procura gli contestava la tentata concussione ma il giudice ha riqualificato il reato in istigazione alla corruzione.

Questi i fatti. Il ctu era stato nominato dal tribunale civile in una causa tra un beneficiario di una polizza vita e una compagnia assicurativa che doveva pagare il premio all’erede di un morto in un incidente stradale al Poggio, avvenuto a settembre del 2011. In quella circostanza un 58enne era volato da un viadotto. Per l’assicurazione poteva essere un suicidio è la polizza non copriva i suicidi. La diatriba era finita in tribunale dove era stato nominato il ctu per sciogliere l’inghippo.

Il beneficiario aveva nominato un consulente di parte, un ingegnere anconetano che, stando alle accuse, sarebbe stato avvicinato dal 70enne per avere 20mila euro. “Così la perizia sarà a favore dell’erede”, avrebbe detto il ctu.

L’ingegnere non è stato al ricatto e ha denunciato tutto in Procura fornendo anche le registrazioni delle richieste di denaro. Il professionista si è costituito parte civile con l’avvocato Andrea Marini e a lui andranno 2mila euro di risarcimento come stabilità dal giudice. La perizia sull’incidente invece seguì un altro corso con un altro ctu.