ANCONA – Un’avventura misteriosa nei sotterranei della città capoluogo di regione e un percorso avvincente all’interno del silenzioso labirinto di cunicoli e pozzi che fanno parte delle cisterne di un antico acquedotto di epoca probabilmente preromana: tutto questo è Ancona sotterranea, un’esperienza domenicale, per turisti e cittadini, nel cuore del centro storico e fuori dal caos cittadino.
«La visita turistica – spiega Andrea Gagliardini, presidente e guida speleologica di Ancona sotterranea – è articolata in due parti: l’appuntamento è all’ingresso della Cisterna del Calamo, in Piazza Roma, angolo Tredici Cannelle, dove, all’interno, si può ammirare il percorso che aveva l’antico acquedotto atto a rifornire di acqua le antiche fontane della città di Ancona. In un secondo momento, poi, ci si sposta in Piazza Stamira dove i visitatori, muniti di caschetto, torcia e calosce fornite dallo staff, possono percorrere la via delle undici cisterne ancora oggi attive».
Se è probabile che questo acquedotto ha un’origine antichissima, è altrettanto vero che la mappatura non risale a molti anni fa: «Si aveva conoscenza di questo impianto da moltissimo tempo – dice Gagliardini – grazie alle figure dei fontanieri che ne curavano la manutenzione (i fontanieri erano dipendenti comunali addetti alla manutenzione ed alla pulizia delle fontane della città, oggi questa figura è stata soppressa ndr), mentre il rilevamento topografico risale alla metà degli anni ’80 e la mappatura al 2000, quindi è piuttosto recente».
Dal primo gennaio è possibile per turisti e cittadini fare questa bella esperienza nella città di Ancona: «Abbiamo tante richieste ogni domenica – prosegue lo speleologo – e cerchiamo di accontentare tutti, ma i gruppi non possono superare i 20/25 iscritti altrimenti ci sarebbero dei problemi di sicurezza e di comunicazione. L’acustica non è ottimale all’interno dell’acquedotto, inoltre bisogna procedere con cautela e attenzione».
Lo scopo dell’associazione Ancona Sotterranea, oltre a quello di realizzare visite turistiche come quella alla Cisterna del Calamo, è di studiare e riportare alla luce percorsi della città dorica ancora sconosciuti ai più: «Il nostro prossimo obiettivo – conclude Gagliardini – è quello di riuscire ad avere l’autorizzazione dal Comune per l’aperura al pubblico dell’acquedotto della zona del Viale e della Chioccia d’oro di via Trento, ossia un antico tesoro nascosto costituito da una chioccia d’oro circondata dai suoi pulcini. Speriamo di farcela per questa primavera».
Per iscriversi alla visita delle cisterne bisogna telefonare al numero 329.5462168, oppure inviare una mail a prenotazioni@anconasotterranea.it, inoltre c’è anche una pagina Facebook attiva, dove poter rimanere aggiornati su tutte le novità dell’iniziativa.
NELLA FOTOGALLERY IL LABIRINTO DI CUNICOLI E POZZI SOMMERSI
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