ANCONA – Cinquanta minuti dopo la mezzanotte scorsa i poliziotti sono intervenuti presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Torrette, a seguito di una chiamata che riferiva di un uomo che aveva esploso un colpo d’arma da fuoco all’interno dall’interno del gabbiotto.
Sul posto i poliziotti hanno appurato che la guardia particolare giurata in servizio, uomo di origine moldava di circa 60 anni, era in stato confusionale per quanto successo. Inizialmente l’uomo non era in grado di riferire cosa fosse accaduto e successivamente ha ammesso ai poliziotti che, mentre stava mostrando l’arma ad un’altra guardia lì in servizio di portierato, accidentalmente era partito dalla sua pistola un colpo. Lo stesso tuttavia non sapeva riferire come fosse successo.
Il colpo ha perforato una parete del gabbiotto e trapassato una parete di cartongesso le cui schegge hanno colpito il braccio di una donna lì seduta in attesa di essere visitata.
La corsa del proiettile è finita nella porta tagliafuoco, dove l’ogiva si è incastrata, mentre la donna ha riportato delle escoriazioni sull’avambraccio. Sul posto è intervenuta anche la Polizia Scientifica per i rilievi del caso.
L’uomo è stato condotto in Questura, la pistola sequestrata e il 60enne denunciato per il reato di cui all’art. 703 c.p. – accensioni e esplosioni pericolose.
La direzione generale dell‘Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche «condanna fermamente l’incidente relativo all’ ”inadeguato uso” di armi da parte di un operatore della ditta a cui è appaltata la vigilanza per la sicurezza degli utenti e degli operatori sanitari». L’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, ritiene che le «armi debbano essere custodite con la massima diligenza e caricate solo in caso di estrema necessità. La Direzione Generale assumerà tutte le misure necessarie nel modo più rigido riguardo a responsabilità personali e contrattuali con il fornitore del servizio di vigilanza».