Ancona-Osimo

Spese facili in Consiglio regionale, formulate le richieste di accusa per 38 imputati tra ex consiglieri, gruppi e addetti

La spesa contestata dalla Procura di Ancona ammonta a 1,2 milioni e stando all'accusa gli imputati avrebbero utilizzato i fondi assegnati ai gruppi consiliari per spese non ammesse. La sentenza l'11 luglio

Tribunale Ancona
Tribunale di Ancona

ANCONA – La Procura di Ancona ha formulato ieri, mercoledì 20 giugno, davanti al giudice Edi Ragaglia le richieste di condanna per 31 dei 38 imputati a processo per le spese in Consiglio regionale di consiglieri regionali, gruppi consiliari e addetti in carica tra il 2008 e il 2012. Lo riporta l’Ansa. Inizialmente a processo erano 55 persone, ma per 16 posizioni si è aperta la prescrizione. La spesa contestata complessivamente ammonta a 1,2 milioni e stando all’accusa gli imputati avrebbero utilizzato i fondi assegnati ai gruppi consiliari per spese non ammesse. Un imputato è fuori dal processo perché deceduto. L’ipotesi di reato è quella di peculato.

Tra le richieste di condanna, riporta l’Ansa, c’è quella del neo sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, al quale vengono contestate spese per circa 3mila euro che avrebbe impiegato per contratti di collaborazione quando era consigliere regionale e capogruppo di Futuro e Libertà. La richiesta di condanna del Pm è quella a tre anni. Per ora si tratta di richieste di condanna, quelle formulate per gli imputati, da vedere poi se saranno accolte. La sentenza l’11 luglio.

Il neo sindaco Daniele Silvetti sui social ha dichiarato: «carissimi, voglio rassicurarvi sul fatto che supererò anche questa ennesima prova. Mi riferisco alla vicenda delle “spese facili” al tempo del mio mandato da Consigliere Regionale delle Marche. Credo nella Giustizia forte della mia Storia personale e dei Valori in cui ho sempre creduto. Continuerò a fare il sindaco di Ancona all’esito di questa vicenda e manterrò gli impegni presi con il Popolo anconetano. Vi voglio bene».

Chiesti tre anni anche per Dino Latini (Udc, Popolari Marche), due anni e 10 mesi per Mirco Carloni (Lega) e per Moreno Pieroni (socialista). Per sette posizioni il pm ha chiesto assoluzioni e prescrizioni. Chiesta l’assoluzione, riporta l’Ansa per tre ex consiglieri regionali (Fabio Badiali, Enzo Giancarli, Gino Traversini) e per tre ex addetti perché il fatto non sussiste. Prescrizione infine per Guido Castelli.

Chiesti tre anni per Adriano Cardogna, Sandro Donati, Paolo Eusebi, Maura Malaspina, Enzo Marangoni, Erminio Marinelli, Francesco Massi Gentiloni, Giulio Natali, Mirco Ricci. Richiesti due anni per gli ex consiglieri regionali Gianluca Busilacchi e Giancarlo D’Anna, 2 anni e dieci mesi per Luca Acacia Scarpetti, Raffaele Bucciarelli, Valeriano Camela, Graziella Ciriaci, Elisabetta Foschi, Sara Giannini, Paola Giorgi, Marco Luchetti, Luca Marconi, Almerino Mezzolani, Rosalba Ortenzi, Fabio Pagnotta, Paolo Perazzoli, Paolo Petrini, Angelo Sciapichetti, Umberto Trenta.