ANCONA – Rubinetti flop al Passetto, cannelle nel mirino. A far discutere, ultimamente, alla spiaggia cittadina del Passetto sono le nuove cannelle anti-spreco, installate dall’assessorato alle manutenzioni del Comune dorico circa un mese fa al posto del rubinetto a farfalla.
Com’è noto, l’acqua – divenuta ormai da tempo una sorta di oro bianco – scarseggia per via della crisi climatica e della siccità. Di conseguenza, cresce (o almeno dovrebbe) la responsabilità della gente, mentre le istituzioni tentano di correre ai ripari.
E questo era l’intento del Comune dorico, quello – cioè – di correre ai ripari. Ma evidentemente qualcosa, secondo i bagnanti, è andato storto. Spieghiamoci meglio: da circa un mese, il rubinetto sotto le docce è stato sostituito.
Ora, non c’è più la classica farfalla per aprire e chiudere l’acqua che esce dalla cannella, ma è stato installato un rubinetto automatico. Peccato, però, che il rubinetto automatico resta aperto circa 15 secondi, mentre per sciacquarsi le mani (o il viso) di secondi ne bastano 4 o 5.
Noi abbiamo fatto per voi un test, con l’aiuto di qualche habitué. Silvano Pugnaloni, ad esempio, si presta a provare la cannella automatica ed evidenzia: «Così, si spreca più acqua di prima, perché il rubinetto automatico resta aperto circa 14 secondi, mentre per bere, riempire una bottiglia o sciacquarsi le mani bastano al massimo 6 secondi».
Tutto vero quanto dice Silvano, perché noi, cronometro alla mano, abbiamo verificato. Anche Giorgio Alessandrini sottolinea come la sostituzione del rubinetto automatico abbia poco senso: «Con la farfalla, appena terminato di usare l’acqua, chiudevi il rubinetto. La soluzione? Servirebbe regolare il timer mettendo mano a una vita interna al meccanismo. Io lo so e ne capisco, perché ero idraulico».
Insomma, «se prima poteva capitare che qualcuno, magari disattento o sovrappensiero, lasciasse il rubinetto aperto senza chiudere la farfallina e consumando inutilmente acqua, ora lo spreco è diventato (quasi) costante, perché il rubinetto resta troppo tempo aperto e non c’è verso di chiuderlo».
Pure il signor Roberto conferma quanto riferiscono gli altri signori, osservando – in aggiunta – che c’è poca attenzione allo spreco idrico da parte di alcune persone: «C’è poca attenzione all’acqua. Una risorsa, questa, che sta scarseggiando in tutto il mondo. Bisogna essere civili – fa sapere – e chiudere le docce quando non si usano e adoperare l’acqua dolce solo per lo stretto necessario. Io ho l’ombrellone proprio di fronte alla doccia e vedo che quando una persona finisce di lavarsi la lascia aperta per quella dopo, sprecando dell’acqua che andrebbe invece risparmiata. Infondo, ci vuole poco per chiudere un rubinetto».
I rubinetti sotto le docce sono stati sostituiti circa un mese fa dall’assessorato alle manutenzioni del Comune anconetano. Peraltro, a voler essere pignoli, «un intervento poco logico – come riflette qualcuno – perché ad essere sostituito è stato solo il rubinetto della cannella e non quello della doccia, che invece ha ancora la farfalla». «Ho chiesto spiegazioni all’Urp del Comune, ma si sono limitati a dire che è stato deciso così» – conclude Silvano.