ANCONA- Si sono concluse ieri le Feste del Rugby 2018 svolte, anche quest’anno, ad Ancona. Un’organizzazione impeccabile, da applausi, che ha portato nel capoluogo circa 1.600 giovani nel nome della palla ovale. Sport ed educazione, valori incarnati perfettamente dal Rugby che, stagione dopo stagione, si sta imponendo sempre di più nel mondo giovanile. Presente, insieme alle tante autorità del mondo dello sport e della politica, nella giornata di ieri anche Maxime Mbandà, terza linea di Italrugby e Zebre Rugby:
«Stare in mezzo ai giovani rugbisti è sempre bello e veicolare i valori educativi del nostro sport insieme a Polfer e ANSF rende ancor più importante il compito di noi giocatori che dobbiamo essere sempre da esempio per i giovani nel rispetto delle regole. Ho partecipato da bambino ad eventi simili e conosco perfettamente il loro stato d’animo in queste giornate».
Una grande manifestazione che ha unito l’aspetto sportivo a quello educativo, grazie alla presenza di ANSF (Agenzia Nazionale Sicurezza delle Ferrovie): «Sono stati due giorni intensi – sono le parole di Tullio Rosolen, responsabile del settore scolastico della Federazione Italiana Rugby – In un contesto in cui l’essenza del rugby è stata protagonista insieme agli oltre 1500 giovani atleti che da tutta Italia sono arrivati ad Ancona per il momento finale delle Feste del Rugby. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla sinergia tra FIR, Polfer e ANSF che negli anni si è consolidata. Grazie anche al comune di Ancona e alle società anconetane per il continuo sostegno».