ANCONA – Martedì prossimo 31 gennaio, dopo l’apertura delle relative buste dei partecipanti ai bandi, saranno assegnati dodici appalti di lavori da realizzare subito, o quasi: sono quelli del Pnrr – dodici lotti di una gara unica da 34,7 milioni di euro –, per cui il Comune di Ancona, come spiegato ieri dalla sindaca Mancinelli e dalla giunta, ha accelerato i tempi. Saranno quattro lotti di rigenerazione urbana che riguardano gli interventi di completamento e valorizzazione della Mole Vanvitelliana (2,1 mln), quelli del recupero del Mercato delle Erbe (4,7 mln), il restauro e risanamento strutturale della biblioteca comunale Benincasa (5,6 mln) e il restauro e adeguamento impianti della pinacoteca comunale Podesti (990mila); poi ci saranno gli impianti sportivi, dunque i lavori di ristrutturazione con adeguamento sismico del PalaVeneto (5,7 mln), e la realizzazione della piscina olimpionica (2,5 mln) e dell’impianto di tiro a segno (4 mln), entrambi a Passo Varano; il lotto che riguarda la mobilità sostenibile, destinato a percorsi ciclopedonali (1,9 mln); e infine i quattro lotti che riguardano le scuole e i nidi, e cioè quello della mensa scolastica della scuola Leopardi (990mila), quello della realizzazione del nuovo asilo nido Agrodolce di Collemarino (1,8 mln), quello della realizzazione del nuovo asilo nido Sabin alle Grazie (1,3 mln), e quello del nuovo nido nell’area della scuola dell’infanzia Alba Serena a Torrette (1,3 mln).
Dodici lavori che vedranno il via nei prossimi mesi: l’edilizia scolastica entro fine maggio, gli impianti sportivi entro fine luglio e tutto il resto entro fine marzo. «Siamo nei tempi di attuazione previsti dal Pnrr – ha spiegato la sindaca Valeria Mancinelli –, in tutta Italia la preoccupazione maggiore, oltre ai prezzi in aumento, è quella di rispettare i tempi, anche perché il nostro sistema Paese già ha tempi non proprio velocissimi riguardo alla realizzazione delle opere pubbliche. Con il Pnrr, invece, ci sono scadenze strettissime. Per adesso siamo nei tempi, stiamo rispettando non solo formalmente il cronoprogramma del Pnrr». Quindi dalla sindaca è giunto un chiarimento che è un po’ anche uno spot elettorale: «Per una mole di investimenti come quella del Pnrr è importantissimo acquisire i fondi ma poi è indispensabile e per nulla scontato riuscire anche a metterli a terra. Serve una macchina che funzioni bene, e un manico, un pilota che sappia farla funzionare. Altrimenti i finanziamenti restano sulla carta. Avviso gli anconetani». La sindaca ha concluso sui due mercati: «Quello delle Erbe e quello di piazza d’Armi vanno entrambi in appalto entro i primi sei mesi di quest’anno, mentre a piazza d’Armi il primo pezzo di cantiere è già partito».
I lavori «in corso» decisi e affidati nel 2022 che saranno cominciati quasi tutti nel 2023 sono anche altri, per complessivi 59 milioni di euro, di cui 39 milioni dai fondi Pnrr, il resto con finanziamenti regionali o nazionali, oppure con mutui del Comune di Ancona. Riguardano la messa in sicurezza della falesia del Cardeto (1,8 mln da Pnrr), la manutenzione straordinaria muri di sostegno, il completamento della ripavimentazione di via XXIX settembre, l’adeguamento antincendio della galleria San Martino, la manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi e il completamento delle palificate frazione Paterno, questo per le infrastrutture. Inoltre per il percorso archeologico i tre lotti che riguardano i lavori di piazza Casa del Capitano, il sacello medievale e il Palazzo degli Anziani; per gli impianti sportivi il recupero dello stadio Dorico e la riqualificazione di aree sportive di quartiere; inoltre la riqualificazione della scalinata a mare del Passetto, il recupero dell’ex Dreher della Palombella, vari interventi di messa in sicurezza di scuole e nidi (800mila euro da Pnrr), gli interventi nelle scuole Freud e Pascoli, quelli del cimitero di Tavernelle, quelli di efficientamento delle Muse (914 mila da Pnrr), dello Sperimentale (385 mila da Pnrr) e dell’immobile piazza Medaglie d’Oro (900 mila da Pnrr). Infine, per la mobilità sostenibile, il potenziamento dell’anello filoviario e l’acquisto di cinque nuovi bus elettrici.
«La vera sfida è questa: governare questo processo – ha aggiunto l’assessore Ida Simonella –. Per quanto riguarda i teatri, i lavori sono stati affidati a fine 2022 e si concluderanno a fine 2023, dunque entro quest’anno. Quando abbiamo candidato i progetti di efficientamento delle Muse e dello Sperimentale, per acquisire maggiore punteggio, abbiamo aderito al programma di effettuare i lavori entro un certo periodo, ben oltre il limite stabilito dal Pnrr. Questo lo stiamo facendo su diverse opere, cioè con accordi quadro per permetterci, nel momento in cui avremo a disposizione i progetti esecutivi, di affidare subito i lavori. Sono mesi guadagnati, prima riguardo alla progettazione e poi alla realizzazione. Abbiamo lavorato per comprimere al massimo le procedure autorizzative». «Abbiamo svolto un grande lavoro, nel 2022 – ha concluso l’assessore Paolo Manarini –, grazie anche alla grande capacità dei nostri uffici che hanno saputo dare soluzioni adeguate a interventi e progetti cui l’amministrazione aspirava, nei tempi così stretti per cui ci siamo candidati. Sono state 41 le gare d’appalto nel 2022, già questo è un dato significativo». Presenti alla conferenza stampa di stamattina anche gli assessori Foresi, Guidotti e Borini nonché Giorgio Foglia, dirigente gare e appalti.