ANCONA – Ancora un ammonimento per stalking, firmato dal questore Capocasa, su istruttoria della Divisione Anticrimine, che gli uomini della Polizia di Stato hanno provveduto a notificare in queste ore.
Il provvedimento si è reso necessario in quanto una donna, di circa sessanta anni, italiana, residente fuori regione, ma madre di un uomo condannato dal Tribunale di Ancona per maltrattamenti nei confronti della moglie, residente nel capoluogo, si è presentata nella sera di lunedì, 18 dicembre, presso l’abitazione della nuora, pretendendo che la stessa la facesse entrare, colpendo con violenza la porta di casa e spaventando la vittima, che chiedeva l’intervento delle Volanti.
Il personale, intervenuto sul posto, provvedeva a riportare la calma, invitando la parte lesa a formalizzare quanto accaduto, in quanto, in base alle dichiarazioni della vittima, la suocera, dal momento dell’arresto dell’uomo, aveva assunto nei riguardi della nuora comportamenti minacciosi e diffamatori, apostrofandola con parole volgari, accusandola di aver causato i problemi di giustizia del figlio, condannato per i reati commessi con sentenza passata in giudicato.
Nei giorni scorsi la parte lesa, difronte all’ultimo episodio posto in essere dalla suocera, ha rivolto istanza di Ammonimento al Questore Capocasa, che ha emesso nei confronti della donna il provvedimento monitorio ex art. 8 della Lex n.38/2009, intimandole di cessare qualsiasi condotta persecutoria nei riguardi della richiedente e di interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva.
La misura di prevenzione, nota come “Ammonimento del Questore”, costituisce un efficace deterrente volto a contrastare il fenomeno dello stalking, prima che degeneri e si concretizzi in azioni aggressive, sia di tipo fisico che di tipo psicologico.
Si rammenta che, come pure viene esplicitamente comunicato al destinatario della misura all’atto della notifica, qualora un soggetto già ammonito continui a vessare la parte lesa, la condotta diventa perseguibile dall’Ufficio di Polizia, senza che occorra una specifica querela della vittima.
Il Questore di Ancona: «”Esserci sempre” è soprattutto intervenire prima che le situazioni degenerino. In un momento storico in cui la violenza di genere costituisce senz’altro un’emergenza sociale è nostro obbligo, come Polizia di Stato, Forze dell’Ordine, Magistratura, Associazioni di Volontariato e di Categoria, Amministrazioni locali, fare rete per accogliere tutti i soggetti rientranti nelle c.d. “vittime vulnerabili”, che necessitano del nostro aiuto e la nostra presenza: donne, anziani e minori. Non voltiamoci dall’altra, ma tendiamo una mano a chi sappiamo, sentiamo o vediamo in difficoltà».