ANCONA – «Dobbiamo capire esattamente come deve essere riallocato questo personale, perché è vero che le misure emergenziali stanno venendo meno, ma non sta venendo meno la curva dei contagi, quindi dobbiamo pensare che non si può smantellare il sistema della vaccinazione». Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini a margine della conferenza stampa di presentazione all’ospedale regionale di Torrette del nuovo sistema robotico per la chirurgia mininvasiva, parlando con i giornalisti del termine dello stato di emergenza al 31 marzo, data in cui cesserà anche il sistema a colori per classificare le regioni e la struttura commissariale che ha gestito la pandemia.
«Con la fine dello stato d’emergenza» fa notare l’assessore si è posto il problema «del mantenimento in servizio dei medici e del personale assunto in forza del Covid» come ad esempio nelle Usca e nei centri vaccinali. Tutte le Regioni hanno chiesto la copertura di questi costi allo Stato e sembrerebbe che in alcuni decreti legge che sono in corso di approvazione da parte del governo ci sia questa copertura».
«Intanto però abbiamo rinnovato e stiamo rinnovando fino a giugno – spiega – assumendoci evidentemente l’eventuale onere finanziario di questo costo: stiamo parlando di 700-800 persone tra cui circa 200 medici e il resto tra professionalità e professioni sanitarie» fra i quali figurano infermieri, tecnici di laboratorio e altri operatori sanitari, mentre invece «ciò che non può essere rinnovato, sembrerebbe» sono «i medici pensionati e i contratti di collaborazione continuativa: per questi c’è uno stop».
Riferendosi alla presentazione della tecnica chirurgica mininvasiva per interventi su fegato e pancreas, presso la Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, diretta dal professor Marco Vivarelli, Saltamartini ha affermato: «Ho detto al direttore generale dell’ospedale di Torrette Caporossi che avendo delle tecnologie importanti e dei professionisti che sono tra i prim al mondo, ritengo che si debba non solo riorganizzare un po’ il sistema, allocando le risorse, che sono scarse, ma esistono in fatto di ricercatori, professori, medici e infermieri, dove è maggiore la domanda, sostanzialmente va un po’ parametrata la struttura operativa della sanità soprattutto di questo ospedale di secondo livello per garantire una domanda che molto spesso si rivolge verso il nord Italia, soprattutto per alcuni tumori molto invasivi».
Secondo l’assessore «avendo professionisti, scienziati e tecnologia, ritengo che si debba non solo comunicare queste informazioni ai cittadini, ma soprattutto garantire quel riconoscimento anche ai professori e alla ricerca scientifica, quel riconoscimento che viene tributato non solo sulle riviste scientifiche ma anche dai malati».
«Questo ospedale di secondo livello, il top del top, garantisce e fornisce prestazioni assolutamente eccezionali per la cura di tumori delle peggiori specie, trapianti, interventi per quelle patologie per cui si muore, come ad esempio quelle cardiopatiche per le quali abbiamo degli eccellenti cardiologi. Oggi abbiamo presentato il professor Vivarelli che ha dimostrato come a Torrette si possano prevenire e curare i tumori al fegato e al pancreas: tutta questa mole importante di attività deve essere posta a disposizione dei cittadini».