Ancona-Osimo

Statunitense bloccato in grotta turca, 10 tecnici marchigiani del Soccorso Alpino e Speleologico tra i soccorritori

La missione di recupero alla grotta della Morca, provincia di Mersin, partita il 6 settembre con un primo gruppo di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche. Tra loro il medico dell'ospedale di Torrette Cristiana Pavan

ANCONA – Un gruppo di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche sta partecipando in Turchia a una missione di recupero di uno speleologo statunitense rimasto bloccato da domenica scorsa all’interno della grotta Morca, nella provincia di Mersin, a oltre 1.000 metri di profondità. Dieci i tecnici marchigiani attualmente impegnati nella missione di recupero, fra i quali un medico specializzato in ambiente ipogeo, si tratta di Cristiana Pavan.

Medico in servizio nel reparto Anestesia e Rianimazione dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, Pavan, fa parte del servizio di elisoccorso regionale e del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS). La dottoressa il 6 agosto del 2018 era riuscita a portare in salvo uno speleologo intrappolato nella grotta Frozen sulle montagne del Sella Nevea, in Friuli Venezia Giulia.

Un primo gruppo di otto tecnici italiani del Soccorso Alpino e Speleologico era partito il 6 settembre alla volta della Turchia, fra loro anche un medico e 4 tecnici marchigiani partiti dalla stazione speleo di Genga Frasassi in provincia di Ancona. A questi se ne sono aggiunti altri, partiti sempre dall’Italia. Ieri sera, infatti, è decollato da Pratica di Mare un volo dell’Aeronautica Militare che ha trasportato in Turchia altri 33 tecnici italiani esperti nella progressione e nel soccorso in grotte profonde, a supporto delle squadre che stanno già stanno operando sul posto.

Un’altra squadra composta da 5 tecnici del CNSAS, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, si è imbarcata mercoledì sera dal porto di Brindisi alla volta della Grecia, con alcuni furgoni carichi di materiale logistico, per raggiungere il campo base in Turchia. Rinforzi che portano il numero complessivo dei tecnici italiani impiegati nelle operazioni a quota 46.

La grotta Morca è una delle più profonde al mondo, tanto da raggiungere una profondità di 1.200 metri. L’americano è stato già raggiunto da un gruppo di soccorritori che gli hanno portato le prime cure. Nelle operazioni di recupero, oltre alle squadre turche e italiane, ci sono anche squadre del soccorso speleologico provenienti dalla Bulgaria, dalla Polonia e dall’Ungheria.

Otto tecnici «sono già all’interno della cavità» spiega Fabio Cattaneo del CNSAS, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico «tra i quali anche un medico e un infermiere e attualmente sull’infortunato stanno operando due medici e un infermiere»

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