ANCONA – Ancona città universitaria non è solo il nome di un progetto dell’amministrazione comunale rivolto alla vita degli studenti nel capoluogo, ma è anche e soprattutto una realtà: con oltre sedicimila studenti su una popolazione di 99mila residenti l’università ad Ancona e i suoi iscritti, in costante aumento, rappresentano una risorsa ma anche una realtà che merita attenzione. Quella che le sta dedicando l’attuale amministrazione comunale, in testa l’assessore all’università e alle politiche giovanili, Marco Battino, che ieri ha incontrato a Roma Alessio Pontillo, consigliere del ministro dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini. Un incontro nel corso del quale Battino ha presentato il progetto Ancona città universitaria, lanciato nel luglio 2023, che mira ad incrementare il rapporto tra la città e l’Università Politecnica delle Marche. Tra i principali obiettivi c’è sicuramente quello di favorire una migliore accoglienza dei numerosissimi studenti – molti dei quali fuori sede – che in gran parte vivono ad Ancona, ne utilizzano i servizi, esprimono bisogni precisi legati alla permanenza in città, alle esigenze di studio, di vita e anche di svago. Sul tavolo a Roma la questione degli alloggi per gli universitari, in particolare quelli per i borsisti, una questione che non interessa solo Ancona ma tutta Italia, e che comunque è particolarmente sentita anche nella nostra città che recentemente ha potuto mettere a disposizione nuovi posti alloggio agli studenti nella struttura di via Monte Marino.
È proprio l’assessore Marco Battino a tracciare una fotografia della situazione, di ciò che è stato appena fatto dall’amministrazione comunale in stretta collaborazione con Erdis Marche e Università Politecnica, e di ciò che sarà fatto in futuro: «Spesso circolano dati sbagliati, facciamo chiarezza – dice Marco Battino – : a giugno scorso i posti letto per borsisti gestiti da Erdis Marche erano intorno ai 380, per l’anno accademico 2022-23. In quest’anno accademico siamo già saliti a 468 per quest’anno accademico. In questi numeri ci sono sia i posti letto gestiti direttamente da Erdis, sia una ventina di posti, presenti anche lo scorso anno, gestiti direttamente da Univpm».
Questo, dunque, il quadro ereditato dalla precedente amministrazione comunale e il primo intervento effettuato nei primi mesi di mandato dalla nuova amministrazione. Per capire ciò che sarà fatto e ciò che serve fare, però, occorre un dato: quanti posti letto servirebbero, solo per i borsisti: «Ad Ancona abbiamo più di mille aventi diritto – spiega ancora Marco Battino –. Quando ci siamo insediati ci siamo trovati una situazione su cui nei trent’anni scorsi non era stato fatto nulla. Quei 380 posti circa andavano triplicati. Finora abbiamo dato una scossa importante, l’obiettivo sarebbe arrivare il prima possibile al migliaio. Chiaramente non è così semplice, visto che parliamo di interventi strutturali, attraverso la realizzazione o l’adeguamento di strutture esistenti, i tempi tecnici non sono rapidi. Siamo riusciti ad aumentare i posti grazie a una serie di convenzioni stipulate da Erdis su strutture già esistenti, questo per tamponare l’emergenza, ma stiamo lavorando a interventi strutturali con prospettiva più lunga».
Battino entra nel dettaglio: «Ancona ha vinto il bando del ministero che finanzia la realizzazione di uno studentato in via Saffi, con l’obiettivo di riqualificare una struttura storica della nostra città, un servizio per gli studenti ma anche per la città, è una proprietà pubblica, di Univpm concessa in comodato gratuito a Erdis. C’è un finanziamento da bando di 7,7 milioni di euro, i restanti 800mila euro sono garantiti da Erdis Marche, per un totale di 8,5 milioni di investimento. Lì ci saranno 98 posti letto, contiamo di averli pronti nel 2026. Ma in questi anni servirà un lavoro importante, il gap è pesante, in trent’anni non sono mai stati fatti lavori di questo tipo, mai fatte politiche per incrementare questi posti, abbiamo ereditato una situazione di grave sofferenza. Ed è un dato, questo, che pesa nelle classifiche del Censis, che penalizza la città. Questo è il tema affrontato ieri, oltre a un’analisi complessiva del progetto Ancona città universitaria, per rilanciare la città. L’università spinge ma anche come Comune dobbiamo fare la nostra parte».
Battino conclude con gli altri progetti in corso: «Prima della fine anno accademico entreranno in funzione altri 24 posti letto in via Leopardi, anche questi frutto di una convenzione, che sommati ai 68 messi in campo in via Monte Marino a ottobre-novembre 2023, anche questi frutto di una convenzione di Erdis e finanziati dal ministero, portano i nuovi posti letto messi a disposizione quest’anno a 92. Poi c’è anche il progetto dell’ex deposito derrate al Cardeto (a fianco alla polveriera, ndr): per questo si è arrivati a un’intesa sulla copertura economica. Vedrà la luce nel 2026, per altri 59 posti letto su tre piani, anche questo con un finanziamento del ministero al 50% e per il resto finanziato da Erdis. In prospettiva stiamo realizzando una cabina di regia per capire, nel patrimonio immobiliare dei vari enti coinvolti, quali possano essere trasformati in studentato, grazie alla collaborazione tra amministrazione, ministero, Erdis e Politecnica».