Ancona-Osimo

Ancona, summit con il viceministro per la riapertura della stazione marittima

Il sindaco Silvetti e il presidente della Regione Marche Acquaroli si sono incontrati con Bignami per trovare risposte rapide sulla questione

La stazione marittima di Ancona

ANCONA – Comune e Regione pronti e uniti per riaprire la stazione marittima al porto di Ancona, e adesso nel segno della «filiera» politica potrebbe arrivare anche l’appoggio del Governo. D’altra parte la riapertura della stazione marittima, chiusa dal 2015, è stato uno dei punti presentati durante la campagna elettorale dal sindaco Silvetti e potrebbe rappresentare uno snodo cruciale per il futuro della viabilità cittadina, nonostante il dissenso della precedente amministrazione comunale che ne ha decretato la chiusura. Fondamentale per la viabilità anconetana ma anche approdo cruciale per collegare l’aeroporto di Ancona Falconara alla stazione ferroviaria e al porto dorico, e in tal senso un obiettivo anche per la Regione Marche.

Ieri (26 luglio) l’incontro tra il sindaco Daniele Silvetti, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, e il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Galeazzo Bignami, per cercare di tracciare insieme una strada che arrivi fino al Governo al fine del ripristino dei binari dismessi da ormai otto anni. L’intento sarebbe chiaro: l’intervento di tutta la cosiddetta «filiera» di centrodestra permetterebbe di esercitare la necessaria pressione su Rfi, capogruppo delle Ferrovie dello Stato, per ripristinare il tracciato e la stessa stazione marittima, ma ci sarebbe anche un problema da risolvere, e cioè quello relativo al transito per e dai traghetti che verrebbe intralciato dal passaggio della metro leggera di superficie. Un problema che potrebbe trovare una soluzione con lo spostamento degli imbarchi in tempi più o meno rapidi alle banchine degli ex silos. Sono due problemi connessi che potrebbero trovare presto una soluzione insieme, proprio con il trasloco dei traghetti.

Il viceministro Bignami ha dato l’incarico a Rfi di realizzare uno studio per capire come ripristinare i binari abbandonati e rimettere in uso la linea di collegamento tra la stazione e la stazione marittima. In passato Rfi aveva sollevato un altro problema, quello inerente la realizzazione di reti di protezione accanto ai binari, che sarebbero stati però un ostacolo rilevante in zona porto, ma lo studio commissionato alla stessa Rfi dal viceministro Bignami avrebbe proprio lo scopo di riuscire a superare i vari problemi, specie con il trasferimento dei traghetti dalle attuali banchine 8, 9 e 10 alle 19, 20 e 21 lato molo sud, e permettere così di riaprire la stazione marittima, che potrebbe essere utilizzata non solo per tutte le partenze e gli arrivi dal porto, ma anche per molti lavoratori della stessa area portuale. La volontà comune c’è, l’impegno della filiera anche, non resta che attendere lo sviluppo di quest’iniziativa comune.