Ancona-Osimo

Superiori, nelle Marche dal 26 aprile in presenza al 60%. Latini: «Apertura graduale. Nodo trasporti»

L'assessore all'Istruzione Latini ha spiegato che l'obiettivo è di far rientrare i ragazzi delle superiori in presenza al 100%, ma resta il nodo dell'organizzazione dei trasporti pubblici

Giorgia Latini

ANCONA – Studenti delle scuole superiori in presenza al 60% nelle Marche.  È questo l’orientamento della Regione Marche in vista dell’allentamento delle misure restrittive che scatterà dal 26 aprile, come stabilito dal Governo centrale.

Ad illustrare la linea della Regione sono stati l’assessore all’Istruzione, Giorgia Latini, e il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti, a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto di scuola in ospedale ad indirizzo Montessoriano e di istruzione domiciliare per i bambini e ragazzi malati.

L’assessore Giorgia Latini, intervistata nella giornata di ieri – 21 aprile – ha palato di «apertura graduale per contemperare le necessità organizzative legate al trasporto pubblico», ma ha assicurato che «le scuole sono pronte» a riprendere le lezioni in presenza.

Inoltre ha aggiunto «abbiamo l’obiettivo di far ritornare in breve tempo tutti i ragazzi in presenza al 100%, perché questo è l’obiettivo che abbiamo sempre avuto, ma ci sono delle criticità organizzative» per quanto concerne «il settore dei trasporti, che è quello più problematico».

«La Regione, con l’assessore (ai Trasporti, ndr) Castelli è al lavoro da parecchio tempo per questo, quindi spero che ci sarà l’opportunità di far rientrare tutti i ragazzi».

A livello nazionale le riaperture potranno avvenire tra il 60 e il 100%, ma nelle Marche si rientrerà al 60%. Filisetti ha motivato la scelta della Regione di far tornare gli alunni delle superiori al 60% come precauzionale, legata ad un atteggiamento improntato alla «prudenza» dopo che la terza ondata della pandemia ha creato una forte pressione sulle strutture ospedaliere ed un exploit dei contagi a causa della variante inglese del virus covid-19.

«Anche se i dati epidemiologici stanno migliorando, gli esperti consigliano prudenza», ha rimarcato il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale,  sottolineando che una diversa organizzazione «comporterebbe doppi turni in questo periodo difficili da realizzare».