ANCONA – È stata siglata ieri mattina – 16 luglio – a Palazzo Raffaello, la convenzione tra Regione Marche e Direzione Marittima di Ancona, per incentivare associazionismo e collaborazione per lo sviluppo del settore ittico e la tutela delle produzioni ittiche locali. A sottoscrivere il documento sono stati il vicepresidente della Regione Marche e assessore alla Pesca, Mirco Carloni, e il contrammiraglio Enrico Moretti, comandante della Direzione Marittima delle Marche.
L’intesa siglata, valida per tre anni, agirà su pesca marittima, acquacoltura, tutela dell’ambiente marino e costiero, salvaguardia delle risorse ittiche, sicurezza della navigazione, utilizzo del demanio marittimo e del mare territoriale, polizia marittima e demaniale. L’obiettivo è quello di salvaguardare e incrementare le risorse ittiche, e favorire lo sviluppo economico e sociale della pesca e dell’acquacoltura. Inoltre disciplina risorse, programmazione e attività legate al mondo della pesca marittima e dell’acquacoltura.
Un accordo importante, come ha sottolineato il vicepresidente Carloni, che «certifica il ruolo coordinato delle Istituzioni per migliorare la gestione delle risorse ittiche e favorire lo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura nel rispetto dei principi della sostenibilità ambientale. È di reciproco vantaggio per entrambe le parti implementare ulteriormente il rapporto di collaborazione già esistente per un proficuo esercizio delle finalità istituzionali».
«È importante che si sia raggiunto un protocollo di intesa che permette a noi di svolgere alcune funzioni amministrative delegate, in collaborazione con la Capitaneria di Porto» ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale, «uno spirito di collaborazione istituzionale quanto mai auspicabile per dare ancora di più una gestione ordinata e puntuale della pesca, e delle concessioni rilasciate, come quella dei mitili in mare».
«Si gioca di squadra tra amministrazioni che hanno compiti diversi nello stesso settore, ma che messi a sistema consentiranno all’utenza del settore marittimo, in particolare quello peschereccio, di avere un rapporto più “morbido” con la burocrazia» ha affermato il contrammiraglio Moretti.
«La convenzione che oggi è stata firmata – prosegue – è la dimostrazione della volontà comune di muoversi seguendo questa stella polare in un settore importante per la comunità marchigiana non solo sotto il settore economico, ma anche culturale e sociale, come appunto la pesca».
Le principali attività di competenza della Direzione Marittima, previste dalla convenzione, sono quelle legate al comando dei porti e l’esercizio delle funzioni amministrative di Autorità marittima come la polizia marittima nei porti, sul demanio marittimo e nel mare territoriale e la regolazione amministrativa e verifica del corretto utilizzo dei beni demaniali marittimi, la certificazione della formazione del personale marittimo, la disciplina del diporto nautico, il contenzioso per i reati marittimi depenalizzati.
Oltre all’attività di ricerca e soccorso in mare, la sicurezza della navigazione, l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di pescaturismo, la protezione dell’ambiente marino e costiero, il coordinamento delle azioni per la lotta all’inquinamento marino. Inoltre, vigila e controlla le attività di pesca e acquacoltura e l’intera filiera commerciale dei prodotti ittici, per finalità ecologiche di tutela degli stock e per la tutela del consumatore finale.
La Regione e la Direzione Marittima collaboreranno condividendo dati, ma grazie anche all’interscambio di professionalità e al coordinamento delle rispettive capacità operative, per ottimizzare l’impiego delle risorse della Pubblica Amministrazione e creare sinergiche linee di azione coordinata in attuazione delle politiche di tutela dell’ambiente, di gestione sostenibile della pesca e di tutela ecologica delle risorse ittiche del mare.