Ancona-Osimo

Ancona, «tappeto rosso» per il ritorno dell’Ancora Club a Palombina

Ma i residenti della zona sembrano non essere d'accordo col progetto di recupero della struttura: «Auto, motorini e schiamazzi fino alle 4 del mattino»

L'ex Ancora Club di via Rodi a Palombina di Ancona

ANCONA – Tappeto rosso per il ritorno dell’Ancora Club in via Redi a Palombina di Ancona: il tema è stato discusso stamattina in consiglio comunale, a seguito dell’interrogazione del consigliere Angelo Tomassetti che ha chiesto all’amministrazione comunale – sono intervenuti più assessori sul tema – le intenzioni della stessa riguardo a due spazi entrambi su via Redi, a Palombina, uno che era una volta un campo da tennis, e l’altro sede dell’Ancora Club, che un tempo svolgeva la funzione di aggregazione sociale nel quartiere dorico. «Stiamo parlando di due spazi in via Redi a Palombina – ha spiegato Tomassetti nella sua interrogazione –, due spazi in cui in uno una volta c’era un campo da tennis ora diventato una foresta con piante e rovi che hanno coperto tutto, circondato da un lato dalla nuova scuola Mercantini con il suo giardino e dall’altra parte da civili abitazioni. L’altro spazio è quello più vicino a Collemarino, dove c’era la sede dell’Ancora Club. Dopo l’ultimo atto vandalico non c’è rimasto più nulla, né porte, né finestre, né impianti, c’è bisogno di un intervento urgente. Paradossale che lì a fianco ci sia un nuovo campo da calcetto. Quegli spazi sono stati gli unici luoghi di aggregazione di Palombina».

L’interno dell’Ancora Club vandalizzato

La risposta più interessante sul tema è quella che è giunta dall’assessore Stefano Tombolini: «I partecipanti alle assemblee di Collemarino ci hanno sempre chiesto di cercare di valorizzare quello che faceva il circolo Ancora, ci siamo messi al lavoro per capire come farlo e una strada l’avremmo definita. Per demolire e ricostruire quell’edificio ci vorrebbero parecchie centinaia di migliaia di euro che in questo momento l’amministrazione vuole destinare in maniera diversa. La struttura è stata dichiarata inagibile, abbiamo messo in piedi un percorso tale per cui l’amministrazione comunale attraverso un bando ad hoc ci metteremo in condizioni di fare gli interventi necessari per la parte ancora utilizzabile, solo per l’Ancora Club che presenterebbe un progetto all’amministrazione, e noi potremmo così riconsegnare l’edificio facendo le opere. Credo che riusciremo a metterlo nelle condizioni di rientrare facendo questo tipo di intervento. Se l’Ancora Club vuole tornare noi gli stendiamo un tappeto rosso».

Ma i residenti della zona non sembrano essere tutti d’accordo con il recupero dell’Ancora Club: «Abbiamo sofferto per quindici anni – racconta una residente che abita nell’edificio che si trova proprio di fronte alla discesa di accesso all’ex club – auto parcheggiate anche in doppia fila fino alle 4 del mattino, spesso col motore acceso, via vai di motorini fino alle 4 del mattino. Qui c’era un club ma non c’è un parcheggio e i disagi sono tutti per i residenti. Se lo reclamano gli anziani del luogo, allora dico loro che possono tranquillamente usufruire dei circolo annesso alla parrocchia qui vicino, non è vero che l’Ancora Club era l’unico centro di aggregazione del quartiere».