ANCONA – Dopo la manifestazione al carcere di Pesaro, Villa Fastiggi, nuove proteste potrebbero prendere corpo nei prossimi giorni anche davanti al penitenziario di Montacuto ad Ancona. Lo fa sapere Francesco Patruno, segretario regionale Fp Cgil.
Nella giornata di ieri alcuni detenuti sono stati trasferiti al Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale di Torrette in seguito ad una serie di episodi distinti che hanno visto in rapida successione un pestaggio fra due detenuti, un tentato suicidio sventato da un agente di Polizia Penitenziaria, tre atti di autolesionismo, ed un infarto.
Insomma una giornata più che movimentata che ha costretto gli agenti della Penitenziaria ad un tour de force sul lavoro, per fronteggiare e sedare le diverse situazioni che si erano venute a creare, saltando anche il pranzo.
«Il personale è rimasto in servizio dalle 8 della mattina fino alle 20 della sera, saltando anche la mensa – afferma Patruno -, 12 ore di servizio continuativo perché non abbiamo personale a sufficienza. Un fatto grave che sta emergendo con sempre maggiore evidenza e con il quale il personale di Polizia Penitenziaria è costretto a fare i conti quotidianamente. L’amministrazione penitenziaria dovrebbe tutelare i lavoratori, non siamo carne da macello e non vogliamo finire così».
Insomma «turni massacranti», oltre al rischio per l’incolumità degli agenti. Il sindacalista fa notare che un collega si è ferito per sedare il pestaggio fra due detenuti. «Siamo stanchi delle scelte di questo governo e di questa amministrazione, per cui nei prossimi giorni, insieme alla protesta di Pesaro, cominceremo a valutare anche altre proteste presso altri istituti marchigiani, dove purtroppo stanno accadendo quotidianamente risse, aggressioni, tentativi di autolesionismo e non se ne può più. La Polizia Penitenziaria vuole dire basta: lo Stato, il Ministero e il Dipartimento di Giustizia comincino a prendere sul serio la questione, è ora di intervenire».
I fatti
Nella giornata di ieri – 21 settembre – intorno alle ore 13 si è verificata una colluttazione con pestaggio tra due detenuti, uno marocchino e l’altro algerino, iniziata sulle scale dell’istituto penitenziario.
Poco dopo un giovane detenuto albanese, da poco nella struttura in seguito ad un arresto per droga, e ancora nella sezione preventiva per ultimare la quarantena covid-19 prevista all’ingresso in carcere, ha tentato di impiccarsi alla finestra del bagno con un laccio delle scarpe.
Sempre nella stessa giornata un detenuto affetto da problemi psichiatrici, italiano, dopo aver distrutto la cella per la quinta volta si è auto lesionato il corpo con una lametta. Nella stessa Sezione (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) si sono provocati lesioni al corpo anche un napoletano del circuito Alta Sicurezza e un italiano del circuito Protetti, che poi ha tentato l’impiccagione.
Un altro detenuto, un italiano di circa 70 anni, invece ha avuto un infarto e per questo si trova ancora ricoverato all’ospedale di Torrette. Per sedare il pestaggio è rimasto ferito anche un agente della Polizia Penitenziaria.