ANCONA – Via alla terza dose di vaccino contro il Covid-19 nelle Marche. La partenza ieri – 20 settembre – con le prime somministrazioni ai trapiantati e alle persone immunocompromesse in seguito a patologie o trattamenti farmacologici.
I pazienti seguiti dagli specialisti ospedalieri vengono contattate direttamente dai nosocomi, mentre gli altri possono prenotarsi da oggi – 21 settembre – nella piattaforma di Poste Italiane, mentre chi è in difficoltà a raggiungere le sedi vaccinali può contattare il proprio medico di famiglia per programmare la vaccinazione a domicilio.
Oltre alla terza dose, ora il problema è quello di riuscire a coprire il maggior numero di persone con la prima somministrazione in chi non l’ha ancora ricevuta e con i richiami. Intanto proseguono gli Open Day come quello di Torrette e del punto vaccinale al Paolinelli (dove i minori possono recarsi senza prenotazione), oltre all’iniziativa con i camper vaccinali per intercettare più persone possibili (anche in questo caso senza prenotazione).
Nelle Marche il 72% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale con due dosi o il monodose, mentre l’80% dei marchigiani ha avuto una sola somministrazione (dati al 17 settembre).
Chi ha diritto alla terza dose, o “addizionale”?
Ad avere diritto alla terza dose del vaccino sono le persone che hanno subito un trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; Aids.
A questa fetta di popolazione vengono somministrati i vaccini ad mRNA, ovvero Pfizer dai 12 anni in su e Moderna dai 18 anni in su. La terza dose deve essere inoculata almeno dopo 28 giorni dall’ultima dose (seconda dose o monodose).
Le prossime categorie, le dosi “booster”
Dopo le dosi cosiddette “addizionali” per le persone con immunocompromissione, scatteranno quelle per i più fragili, ovvero le dosi “booster”, ovvero per chi, a distanza di tempo, ha bisogno di una iniezione di rinforzo così da contrastare il calo di copertura immunitaria.
In questa categoria ci sono i sanitari, tra i primi a vaccinarsi, gli over 80 e i residenti nelle Rsa, a 6 mesi dall’ultima dose. Ancora aperta la questione se allargare la somministrazione della terza dose anche al resto della popolazione.
La situazione a Torrette
A Torrette, «stiamo organizzando le vaccinazioni» afferma Alfio Ulissi, responsabile della medicina del lavoro degli Ospedali Riuniti di Ancona, che aggiunge «siamo pronti per partire». Intanto a Torrette prosegue l’Open Day al centro vaccinale allestito nell’Aula Totti, dove ci si può recare senza appuntamento.
La situazione all’Inrca
«Stiamo iniziando anche noi con i soggetti più fragili» afferma il direttore generale dell’Inrca Gianni Genga, il quale comunica che la struttura riproporrà sul fronte vaccinale «il modello organizzativo già predisposto nei confronti dei soggetti fragili» in occasione delle prime somministrazioni. «Cominciamo con i pazienti trapiantati e poi a seguire gli altri» conclude «abbiamo già iniziato a contattare le persone per una migliore programmazione, non è detto che tutti accettino, ma confidiamo che aderiscano il maggior numero possibile».