ANCONA – Parte in anticipo la terza dose nelle Rsa delle Marche. L’annuncio è dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. «La Regione Marche – spiega l’assessore -, anche per evitare la diffusione di alcuni focolai che si sono sviluppati nelle Rsa e che possono portare a conseguenze peggiori, ha avviato la somministrazione della terza dose del vaccino (contro il Covid, ndr) agli ospiti delle Rsa e delle residenze protette. Il Commissario straordinario ha già inviato un atto per autorizzare tutte le altre Regione, noi abbiamo anticipato di un giorno».
A margine della seduta del Consiglio regionale, Saltamartini ha spiegato che uno dei focolai si è sviluppato da un anziano vaccinato ospite in una casa di riposo dell’Ascolano. Intanto «la terza dose l’abbiamo già consegnata questa mattina nelle Rsa» ha detto l’assessore, nel ribadire di avere avuto l’autorizzazione del Commissario straordinario per l’emergenza Covid: «Abbiamo voluto anticipare memori di quanto successo nei mesi precedenti, perché se l’epidemia dovesse riattaccare nuovamente le Rsa e le residenze protette, con il sistema immunitario deficitario» degli ospiti, «siamo preoccupati di garantire la vita di queste persone».
Saltamartini, parlando con i giornalisti, ha commentato il raggiungimento dell’80% di copertura vaccinale con prima dose e del 74% di richiami, sottolineando che si tratta di «risultati ancora migliori se teniamo conto che le persone che hanno contratto il Covid hanno sviluppato autonomamente gli anticorpi e che tra le persone che sono risultate positive e quelle che si sono vaccinate nella nostra regione raggiungiamo quasi la quota del 90% di persone che dovrebbero essere “immuni” da conseguenze gravissime nel caso in cui patologia dovesse manifestarsi».
Facendo il punto sull’andamento epidemiologico della pandemia ha spiegato che si registra un calo dei nuovi positivi e dei ricoveri: stabili le terapie intensive «da 5 giorni» e fra i degenti nelle terapie intensive per Covid «due sono vaccinate ma avevano delle comorbidità». Un dato che secondo Saltamartini dimostra «che i vaccini hanno almeno la garanzia non di impedire che si possa acquisire il virus, ma quanto meno la possibilità di impedire gravissime conseguenze, come il ricovero nei reparti di terapia intensiva e semi intensiva».
L’assessore ha poi toccato il tema delle liste di attesa per il quale ha spiegato «abbiamo incardinato una Commissione che sta studiando da due settimane gli effetti della pandemia sulle prestazioni richieste dai cittadini. Conto nell’ambito della prossima settimana di giungere ad un risultato concreto per garantire che le prestazioni siano effettivamente garantite dopo due anni in cui i cittadini hanno evitato di fare screening o più in generale prestazioni presso gli ospedali. Questo è un traguardo, una missione del sistema sanitario regionale e nazionale che comincia nel post covid».