ANCONA – Da oggi – 7 giugno – si aprono le “danze” per gli studenti di terza media. Sono 13.818 gli alunni marchigiani della terza classe delle scuole secondarie di I grado, che da oggi ai prossimi giorni, affronteranno l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.
La partenza avverrà in maniera scaglionata, ma intanto oltre alle Marche ci sono anche altre tre regioni che partono: si tratta di Emilia-Romagna, Veneto e Molise, dove le lezioni si sono già concluse. Le altre invece inizieranno nei prossimi giorni, in base alle decisioni assunte in autonomia da ogni governatore.
Nelle Marche sono 109 gli studenti delle scuole paritarie e 13.709 delle scuole statali che affrontano l’esame. In provincia di Ancona sono 4.361 gli studenti complessivamente coinvolti, 16 delle paritarie e 4345 delle scuole statali, in provincia di Ascoli Piceno sono 1.789, dei quali 49 iscritti alle paritarie e 1.740 alle statali.
Nel Fermano sono 1569, tutti della scuola statale, nel Maceratese 2.758 complessivamente, 22 dei quali degli istituti paritari e 2.736 di quelli statali, mentre nel Pesarese, andranno all’esame 3.341 studenti, 22 paritari e 3.319 statali.
Analizzando il dato relativo alle classi marchigiane, sono 649 le terze medie complessivamente coinvolte all’esame di Stato nelle Marche, 6 delle scuole paritarie e 643 delle scuole statali.
Quest’anno a causa della pandemia, l’esame di terza media, consiste in un elaborato precedentemente svolto, che verrà illustrato dagli studenti alla Commissione, con discussione in presenza a differenza di quanto avvenuto un anno fa, dopo la prima ondata pandemica.
L’elaborato può essere scritto e multimediale, una produzione artistica o tecnico-pratica, e coinvolgere una o più discipline. Tramite l’elaborato la Commissione d’esame dovrà accertare i livelli di padronanza della lingua italiana, delle competenze logico matematiche, delle lingue straniere e dell’educazione civica.
La segretaria regionale Cgil Scuola, Lilly Gargamelli, in occasione dell’avvio dell’esame di Stato invita i docenti ad adottare «un approccio discorsivo e dialogante con gli studenti, visto che hanno ben chiara la condizione dei ragazzi dopo quasi un anno e mezzo di pandemia. Anche se le medie quest’anno sono rimaste sempre aperte, eccetto che nel mese di gennaio, gli studenti hanno attraversato un periodo molto pesante in termini di socialità, occorre tenere conto di questo aspetto».
Secondo Gargamelli in vista della ripresa del nuovo anno scolastico a settembre, la sfida da affrontare è quella di «mantenere le scuole aperte, garantendo la sicurezza all’interno degli istituti». Per quanto concerne la vaccinazione, con le prenotazioni per gli adolescenti avviate nella giornata di sabato scorso, la segretaria di Cgil Scuola rimarca la «volontarietà della vaccinazione» e fa sapere che alcuni genitori vogliono attendere l’arrivo di dati relativi ad un monitoraggio «di più lungo periodo sugli effetti dei vaccini contro il covid negli adolescenti. In ogni caso spero che la ripresa sarà più tranquilla e che si faccia tesoro delle esperienze maturate in questi mesi».
Cruciale «garantire una presenza e una partecipazione costante e quotidiana dei ragazzi alle lezioni. Bisogna pensare di aiutare gli studenti a superare le paure sviluppate in questo anno e mezzo dai ragazzi per colpa della pandemia».