ANCONA – Test salivari per rendere più sicuro il rientro in classe a settembre e monitorare la diffusione di eventuali «focolai» tra i banchi, ma anche all’interno delle «fabbriche». L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha dato l’indirizzo di «procedere all’acquisto di test salivari» per individuare tempestivamente il «segnale di una estensione del contagio» da covid-19.
«Stiamo sperimentando questi test e li acquisteremo in vista dell’apertura delle scuole» spiega l’assessore, ricordando che uno stock di salivari era stato acquistato dalla Regione per eseguire test sui bambini e sulle persone con disabilità. Per ora i test salivari vengono utilizzati da Asur e Distretti, ma l’intenzione dell’assessore è quello di impiegarli nelle scuole e in caso di focolai anche all’interno delle «imprese». Uno strumento che andrà ad affiancarsi, come ha spiegato Saltamartini, ai test antigenici, già acquistati nel numero di 500mila dalla Regione.
L’assessore ha spiegato anche di aver dato indirizzo di procedere anche all’acquisto delle siringhe senza ago per procedere alla vaccinazione contro il covid delle persone che hanno timore della puntura. Si tratta di un dispositivo già utilizzato per diabetici, malati di Sla, ma anche per biopsie, e che consente di inoculare la dose con un getto ad alta velocità che sostituisce l’utilizzo dell’ago, garantendo un assorbimento del vaccino per via intramuscolare.
Il nodo dei camper vaccinali nelle Marche
Intanto nelle Marche slitta la partenza dei camper vaccinali. Una decisione assunta «di fronte all’aumento delle prenotazioni e alla diminuzione formale dei vaccini» Pfizer giunti nelle Marche. «Dobbiamo posticipare la partenza dei camper», spiega l’assessore, sottolineando che il rinvio dovrebbe essere limitato ad «una settimana».
L’obiettivo dei camper vaccinali è quello di rendere un servizio ai marchigiani che vivono «nell’entroterra», con più di 60 anni, che non hanno avuto la possibilità di spostarsi. Per quanto riguarda le dosi, «l’approvvigionamento da parte del commissario per i mesi di agosto e di settembre sarà regolare, anche se adesso bisognerà capire se il governo imporrà la vaccinazione obbligatoria per i docenti». Le associazioni dei presidi stanno chiedendo l’introduzione dell’obbligatorietà per garantire le lezioni in presenza.
L’assessore nel rimarcare che la nostra regione ha «uno dei più alti indici a livello nazionale di vaccinazione e con la fine di questo mese arriviamo alla soglia di un milione di somministrazioni», evidenzia che «i frigoriferi delle farmacie e degli ospedali hanno scorte di anticorpi monoclonali capaci di curare a casa i malati covid, con una capacità preventiva piuttosto rilevate».