Ancona-Osimo

Ancona, Tiong: «Vendo e iscrivo la squadra alla D» mentre Silvetti va per la sua strada

Il socio di maggioranza cede e dichiara di essere in contatto con la Federcalcio. Che intanto ha affidato l'incarico al sindaco di Ancona

Tony Tiong, patron dell'Ancona, foto Us Ancona

ANCONA – Adesso ci si mette anche il presidente e socio di maggioranza Tony Tiong a mescolare le carte e confondere la situazione calcistica del calcio anconetano. Dopo l’ultimo incontro tra il sindaco Daniele Silvetti e i legali di mister Tiong, infatti, il primo cittadino in mancanza di certezze ha scelto di proseguire per la sua strada. Ieri, infatti, è arrivata al sindaco dalla Federcalcio la comunicazione con cui la federazione stessa ritiene che alla città di Ancona possa essere concessa la procedura di cui al comma 10 dell’articolo 52 delle Noif. E informa la città che la nascitura società dovrà pagare 400mila euro a fondo perduto alla stessa Figc per l’ammissione alla serie D, oppure 135mila per l’ammissione all’Eccellenza.

Di qui l’avviso pubblico per manifestazione d’interesse che il sindaco pubblicherà oggi e che gli permetterà, a conclusione del bando, cioè successivamente a domenica prossima 30 giugno, di rendere noti chi sono i gruppi interessati a procedere sulla strada indicata dal sindaco, con versamento di 400mila euro, costituzione di una nuova società e iscrizione alla serie D in sovrannumero, come appunto recita il comma 10 dell’articolo 52 delle Noif. A mescolare le carte, però, stamattina è arrivato lo stesso Tony Tiong con una comunicazione diffusa attraverso lo studio legale Giangrande di Milano con la quale dichiara di vendere la società – e il 5% di Mauro Canil? – e di aver scritto alla Figc per l’iscrizione alla serie D, curiosamente senza passare per l’art.52 delle Noif, come chiarisce, che però è l’unica strada per una società professionistica esclusa dal campionato per poter rientrare dalla finestra in un campionato dilettantistico dopo essere stata sbattuta fuori dalla porta.

«Tale operazione – scrive Tiong tramite i suoi legali nella leggera alla Figc a proposito della cessione del club – è volta a permettere la continuità aziendale e sportiva mediante l’avvicendamento con la nuova proprietà la quale, in conformità alle proprie manifestazioni di intento, provvederà a dotare Us Ancona srl delle capacità manageriali e finanziarie al fine della conservazione del patrimonio sportivo della stessa, della possibilità di iscrizione alla serie D ed in particolare della continuità del relativo settore giovanile, dell’identità storica della Us Ancona srl, nonché del miglior interesse della collettività e della stessa tifoseria senza necessità di ricorso alla procedura ex art. 52, c. 10, Noif». Una volta formalizzati gli atti notarili, scrivono ancora i legali di Tiong, verranno comunicati «il cambio sia della proprietà che del management». Sembra un bluff, anche perché non risulta a oggi che l’Us Ancona abbia saldato i suoi debiti nei confronti di tesserati e fornitori, ma intanto l’avvocato Stefano Giangrande «in nome e conto del signor Chiong EE Tiong, presidente del cda dell’Us Ancona srl», e cioè Tony Tiong, comunica che «sono in fase di definizione trattative per la cessione del controllo della società Us Ancona srl condotte per il tramite dell’advisor, dottor Federico Marsella», che «è stata formalmente data notizia alla Federazione Italiana Giuoco Calcio», e che «i dettagli verranno resi noti a conclusione dell’operazione, già fissata per domani».

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