Ancona-Osimo

Torrette, nuovi primari in arrivo: Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita, Direzione Medica Ospedaliera e Pronto Soccorso

L’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche ha approvato i bandi per la Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita e per la Direzione Medica Ospedaliera. A settembre le prove per il direttore del Pronto Soccorso e Obi

L'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, ospedale regionale di Torrette

ANCONA – Pubblicata nell’albo pretorio dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, la selezione per il conferimento dell’incarico di direttore della Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita dell’ospedale regionale di Torrette. Si tratta del primario che dovrà raccogliere il testimone dal dottor Marco Pozzi che in andrà in pensione da marzo 2024.

«La Direzione Generale – si legge nella nota dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche -, in vista dell’imminente pensionamento dell’attuale direttore di Struttura dedicata ai piccoli pazienti, ha tempestivamente dato seguito alle procedure concorsuali confermando, ancora una volta, l’impegno al mantenimento ed al miglioramento dei percorsi cura soprattutto quando questi si riferiscono ai bambini e alle loro famiglie».

L’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche ha approvato i bandi per la Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita e per la Direzione Medica Ospedaliera.

In arrivo anche la selezione per il primario del Pronto Soccorso e Obi, guidato attualmente dalla dottoressa Susanna Contucci e per il direttore della Direzione Medica Ospedaliera. Il bando per la selezione del Direttore della Direzione Medica Ospedaliera «andrà in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni – prosegue la nota – L’organizzazione sarà completata a settembre con le prove per l’affidamento dell’incarico di Direttore di struttura complessa del Pronto Soccorso e Obi. Per l’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche è importante rafforzare queste aree e, al tempo stesso, garantire la continuità dell’assistenza e delle cure».

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