ANCONA – Sono arrivati e in uso già da ieri (16 ottobre) i primi 1.000 test antigenici rapidi impiegati al Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Ancona. I test permettono lo screening veloce delle persone che accedono al Pronto Soccorso e che presentano sintomi riconducibili al covid-19 (febbre, tosse, raffreddore). L’esame, dando una risposta in soli 15 minuti, permette di evitare promiscuità tra persone positive e non, consentendo di separare in maniera tempestivi i percorsi all’interno dell’ospedale. I test sono frutto di una donazione di una azienda di Ancona.
Ma intanto a Torrette sono state bandite altre due gare, una delle quali scaduta ieri, per dotare l’ospedale di tamponi molecolari rapidi che in 15 – 20 minuti danno un esito ma che in caso di positività dovrà essere confermato con il tampone molecolare classico, analizzato dal laboratorio di virologia. Due le offerte arrivate, che ora sono al vaglio dei virologi dell’ospedale per le ultime valutazioni.
Ma gli Ospedali Riuniti si sono mossi, al di la della donazione, anche per rifornirsi di test antigenici rapidi, molto utili sia per testare nelle aree ospedaliere dell’emergenza urgenza, sia per lo screening del personale sanitario, per il quale è in fase di valutazione un protocollo di test periodico che potrebbe avere una cadenza quindicinale o mensile.
Inoltre sono in arrivo nuovi programmi di sanificazione degli ambulatori e delle degenze dove potrebbero essere impiegati i raggi Uv-c che hanno la capacità di modificare il Dna o l’Rna dei microorganismi, impedendo loro di riprodursi e, quindi, di essere dannosi. Una tecnologia che si affianca all’ozono e al perossido di idrogeno.