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Tracciamento Covid, Acquaroli: «La nuova fase pandemica presuppone cambio di passo burocratico»

Con oltre 30mila persone in quarantena e un numero importante di positivi giornalieri, il governatore delle Marche ha evidenziato l'importanza delle nuove modalità di diagnosi del Covid con tampone rapido

Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche

ANCONA – «La nuova fase pandemica presuppone anche un cambio di passo dal punto di vista burocratico, altrimenti rischiamo, saltando il tracciamento, di isolare per settimane persone che non hanno i requisiti per essere isolate». È la riflessione del governatore Francesco Acquaroli sulle nuove modalità di diagnosi di infezione da Covid-19 e di uscita dall’isolamento tramite tampone antigenico rapido, in vigore da ieri, 12 gennaio, nelle Marche.

Con oltre 30mila persone in quarantena e un numero importante di positivi giornalieri, che ieri erano 2.393, «la possibilità di utilizzare l’antigenico rapido come strumento di diagnosi è sicuramente una novità importante – ha detto Acquaroli -, ma spero che nelle prossime ore e nelle prossime settimane potranno esserci altre novità importanti che la Regione metterà in campo. È chiaro che le novità della Regione devono essere anche supportate da una normativa nazionale che tenga in forte considerazione le caratteristiche di questa ultima ondata, che sono assolutamente nuove».

Parlando del tasso di incidenza dei nuovi casi positivi, Acquaroli ha evidenziato che in questi ultimi giorni il valore si è abbassato ed «è uno dei tassi più bassi d’Italia». «Non è vero che non consideriamo gli antigenici rapidi – ha detto – consideriamo tutti i test, sia gli antigenici rapidi che i molecolari, e questo ci porta ad essere comunque una delle regioni con il minor tasso». Una risposta fra le righe alle polemiche sollevate dall’opposizione

Con il passaggio della zona gialla «eravamo tra i primi in Italia per incidenza dei nuovi casi positivi settimanali su 100mila abitanti», ma in seguito all’«introduzione della mascherina e all’attenzione che tanti cittadini marchigiani hanno posto nei loro comportamenti, anche nel periodo festivo, sono stati un elemento che ha ridotto la crescita della pandemia nella nostra Regione, anche numericamente: basta confrontare i dati e credo che questo possa essere un elemento di assoluta novità rispetto al trend del virus». I marchigiani «mettendo in campo un atteggiamento di assoluta responsabilità, ci consentono oggi di essere tra le “migliori regioni” per incidenza».

Infine, parlando dello screening gratuito per gli studenti delle scuole superiori, dopo quello già eseguito il 6 gennaio per le scuole elementari e medie, il governatore ha sottolineato che questo consentirà «lezioni in classe il più sicure possibile, in questa fase in cui la recrudescenza del virus è comunque ancora molto elevata nella nostra regione».