ANCONA – È svolta nelle indagini sulla tragedia di Corinaldo: 7 persone sono state arrestate per la strage avvenuta l’8 dicembre scorso alla Lanterna Azzurra dove morirono 5 adolescenti tra i 14 e i 16 anni e una mamma di 39 anni, schiacciati dalla calca nel fuggi fuggi dalla discoteca.
Per sei degli arrestati l’accusa è di omicidio preterintenzionale mentre un altro è un ricettatore colpito anche lui da provvedimento in carcere. Il gruppo criminale fa parte di una banda modenese specializzata in furti con strappo e rapine nelle discoteche del centro e nord Italia.
I carabinieri del Comando Provinciale di Ancona hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Ancona Carlo Cimini, nei confronti delle 7 persone tutte residenti nella provincia di Modena e ritenute responsabili di “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapine”, per sei di loro contestata anche l’accusa di “omicidio preterintenzionale”, “lesioni personali” e singoli episodi di “rapine e furti con strappo”.
Il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto ha espresso «Soddisfazione e riconoscenza per l’Arma dei Carabinieri e all’Autorità giudiziaria di Ancona che in breve tempo ha portato a termine la complessa operazione». Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Ancona sotto la guida della Procura della Repubblica di Ancona e coordinata dal Procuratore della Repubblica Monica Garulli e dai sostituti procuratori Paolo Gubinelli e Valentina Bavai, ha portato all’individuazione di sei persone di eta’ compresa tra i 19 e 22 anni, presenti all’interno della discoteca di Corinaldo, responsabili della morte dei 5 adolescenti e di una mamma, oltre che di lesioni personali su 197 persone: a scatenare il fuggi fuggi dal locale lo spray al peperoncino spruzzato all’interno della Lanterna Azzurra.
Il gruppo arrestato era dedito a furti e rapine di monili in oro all’interno di discoteche del centro e nord italia.