Ancona-Osimo

Corinaldo, perizie sui telefoni della banda: chiesta proroga di 5 giorni

L'informatico forense incaricato dalla Procura, Giuseppe Dezzani, ha chiesto di posticipare la consegna del materiale acquisito. Dai dispositivi utilizzati dalla gang dello spray sta infatti emergendo una mole ingente di filmati, immagini e messaggi

Il sopralluogo alla Lanterna Azzurra di Corinaldo
Il sopralluogo alla Lanterna Azzurra di Corinaldo (Immagine di repertorio)

ANCONA – Chiesta proroga di 5 giorni per la consegna delle perizie su telefonini, pc e pen drive sequestrati dai carabinieri ai 7 componenti della banda dello spray arrestata per la tragedia di Corinaldo dove l’8 dicembre scorso morirono 5 adolescenti tra i 14 e i 16 anni e una mamma di 39 anni, schiacciati dalla calca nel fuggi fuggi dalla discoteca Lanterna Azzurra. La consegna delle due copie del materiale estrapolato dai dispositivi e acquisito in una copia forense e una operativa, inizialmente prevista per domenica 15 settembre, è stata spostata al 20 settembre. Incaricato delle perizie dalla Procura di Ancona, l’informatico forense piemontese Giuseppe Dezzani che sta lavorando al caso con il suo team anche nei giorni festivi.

Dai 10 telefonini, 2 computer e da alcune pen drive appartenenti alla banda, i tecnici stanno estrapolando foto, filmati, messaggi testuali e messaggi vocali, presenti nei social e nelle chat utilizzate dal gruppo specializzato in furti e rapine con strappo. Fra chat usate dalla banda per comunicare,  ci sono WhattsApp, Messenger e Telegram, mentre tra i i social Facebook e Instagram. Una mole ingente di materiale informatico che ha reso necessaria la richiesta di proroga rispetto ai tempi previsti per la consegna delle perizie.