ANCONA – Si inizia a stringere il cerchio intorno alla vicenda degli ex dipendenti First Aid One, rimasti senza lavoro dopo l’avvicendamento dell’appalto del trasporto sanitario degli Ospedali Riuniti di Ancona, tra la cooperativa e Rta Anpas, il raggruppamento di 7 associazioni di volontariato che si è aggiudicato il servizio. Sulla vicenda pesa anche un ricorso presentato dalla First Aid One che sarà discusso il 26 gennaio 2022.
Lunedì nel nuovo incontro tra Ispettorato del Lavoro, First Aid One, Anpas, organizzazioni sindacali (Fp Cgil e Fp Cisl) e azienda ospedaliera, i rappresentanti del nosocomio regionale di Torrette hanno fornito il fabbisogno di personale per espletare il servizio, pari a 16 unità.
La gara d’appalto aveva previsto una clausola di riassorbimento del personale, in caso di passaggio, ma parte del servizio, come il trasporto Sten, è stato scorporato dalla gara, perché assegnato in convenzione e quindi dei 41 lavoratori della cooperativa, precedentemente impegnati dopo l’aggiudicazione della gara ponte, ora sono 16 quelli che potrebbero restare in ballo.
Ma Anpas ha già annunciato la sua disponibilità a riassorbire 9 dipendenti a 24 ore settimanali, visto che le associazioni di volontariato hanno già tutto il personale necessario a svolgere il servizio.
L’ispettorato del Lavoro, dal canto suo ha chiesto alla cooperativa First Aid One di fornire l’elenco dei nominativi degli ex dipendenti che erano impegnati nella parte di servizio andata ad Anpas, così da conoscere esattamente il numero di unità che devono ricollocarsi.
I sindacati puntano ad innalzare la quota dei lavoratori che potranno essere assunti da Anpas e spingono per una assunzione a tempo indeterminato. «Vogliamo garantire l’occupazione dei lavoratori ed un servizio adeguato per i cittadini che afferiscono all’ospedale» dichiara Raffaele Miscio della Fp Cisl di Ancona, mentre Giorgio Paterna di Fp Cgil evidenzia che «si sta dando seguito alla clausola sociale e si punta alla salvaguardia e al riassorbimento del maggior numero di persone».
Per venerdì primo ottobre è previsto un nuovo incontro all’Ispettorato del Lavoro, nel quale si potrebbe chiudere il cerchio sulla questione.