ANCONA – Doppio presidio dei lavoratori First Aid One. Per il quinto giorno consecutivo, i dipendenti della cooperativa protestano lungo via Conca a Torrette ed oggi anche davanti alla sede della Prefettura di Ancona, per chiedere che venga applicata la clausola sociale nell’appalto per il trasporto sanitario degli Ospedali Riuniti di Ancona.
Dal primo settembre Rta Anpas Appalto Ospedali Riuniti subentrerà alla cooperativa che gestisce il servizio fino al 31 agosto, dopo essersi aggiudicato la gara d’appalto, ma tramite il presidente Andrea Sbaffo ha già fatto sapere che il raggruppamento temporaneo formato da associazioni «è perfettamente in grado di sopperire a tutti i servizi richiesti dall’AOU OR Ancona (Azienda ospedaliera universitaria), in quanto dotato di un cospicuo parco mezzi e soprattutto di una nutrita disponibilità di personale operativo, formato da 90 dipendenti e 994 volontari. Tutti ovviamente rispondenti ai requisiti richiesti dalla normativa vigente in termini di formazione, idoneità fisica e, per i dipendenti, adeguato contratto di lavoro».
Del gruppo di associazioni, facente capo ad Rta Anpas Appalto Ospedali Riuniti, fanno parte Croce Verde di Castelfidardo come capofila, Croce Azzurra di Sirolo, Croce Gialla di Ancona, Camerano, Falconara e Agugliano, e Pubblica Assistenza Avis di Montemarciano.
First Aid One, la protesta
I 41 lavoratori First Aid One però non mollano la presa e, in una corsa contro il tempo, continuano a protestare per far valere le loro ragioni: essere assunti da Rta Anpas. Al presidio lungo via Conca oggi si è aggiunto quello davanti alla Prefettura di Ancona dove si tiene un tavolo tecnico, convocato dal Prefetto Darco Pellos, al quale prendono parte la cooperativa First Aid One, le organizzazioni sindacali e i vertici dell’Azienda Ospedaliera di Torrette.
Emilio, uno dei lavoratori, si appella direttamente al Prefetto di Ancona al quale chiede «il rispetto della clausola sociale o il blocco della partenza dell’appalto». La cooperativa ha presentato un ricorso al Tar che verrà discusso il 15 settembre.
«Il servizio deve partire rispettando la clausola sociale – afferma Emilio – . Ricordiamoci che in piena pandemia c’eravamo noi a garantire il servizio di trasporto, e lo abbiamo fatto in maniera efficiente. Abbiamo sempre fatto il nostro lavoro e il nostro dovere».
Il lavoratore replicando al presidente Anpas che aveva sottolineato il fatto che l’appalto First Aid One era temporaneo, essendosi trattato di una gara ponte, afferma «che non è un buon motivo per lasciare a casa 41 lavoratori. Sono scuse per giustificare il fatto che è più conveniente impiegare volontari piuttosto che dipendenti. Noi siamo solo un peso per Anpas».