Ancona-Osimo

Ancona: tre anni con il poliziotto di prossimità, tra pattugliamenti in centro e presenza nelle scuole

Circa 15mila gli studenti raggiunti durante gli incontri nei vari plessi della provincia, 2mila gli insegnanti incontrati e circa 6mila genitori hanno preso parte ai diversi incontri che sono stati organizzati

Ancona, la polizia di prossimità

ANCONA – «La figura del Poliziotto di Quartiere rappresenta il volto umano della sicurezza, un anello di congiunzione tra l’istituzione e il cittadino. Vogliamo che ogni quartiere possa contare su una presenza attenta, disponibile e pronta a intervenire per il bene comune». Con questa frase veniva annunciata l’istituzione del Poliziotto di Prossimità alcuni decenni fa dall’allora Ministro dell’Interno e con lo stesso spirito, nel novembre del 2021, il Questore di Ancona, Cesare Capocasa, lo poneva al servizio dei cittadini e delle istituzioni anconetane.

Il Poliziotto di Prossimità o Poliziotto di Quartiere rappresenta una figura che incarna i valori di vicinanza e dialogo con i cittadini, ponendosi come interlocutore e punto di riferimento stabile nelle aree urbane e periferiche. Opera costruendo una rete di fiducia con la popolazione, rafforzando il senso di sicurezza e facilitando la comunicazione diretta tra le forze dell’ordine e la comunità. Il contatto diretto con la popolazione (esercenti, studenti, genitori, professionisti, …) consente di recepire segnalazioni e preoccupazioni, promuovendo un dialogo aperto e costruttivo.

Numerosi sono i fronti sui quali dal 2021 è attivo il Poliziotto di Quartiere: pattugliamento delle aree del centro cittadino, “prossimità” per studenti, genitori ed insegnanti con la presenza agli ingressi degli istituti scolastici in concomitanza dell’orario della “campanella” anche con il supporto delle Unità Cinofile ed ancora campagna di prevenzione delle truffe agli anziani.

Una particolare attenzione è dedicata proprio alle “fasce-deboli”: attraverso il progetto “Educhiamo insieme alla legalità” il Poliziotto di Quartiere ha instaurato un dialogo costruttivo e di reciproca fiducia con i giovani adolescenti, focalizzando l’attenzione sui temi della legalità, del bullismo e del cyberbullismo, sulle insidie della rete nonché sui pericoli connessi all’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti anche dal punto di vista dei disturbi comportamentali e caratteriali. I giovani, insieme ai genitori ed agli insegnanti, vengono costantemente sensibilizzati sull’importanza del corretto uso della linea di emergenza 112NUE nonché dell’applicativo YouPol.

Il progetto “Educhiamo insieme alla legalità” è un investimento di lungo periodo ma i feedback positivi ricevuti dagli studenti, dagli insegnanti e dai genitori lasciano ben sperare sulla fruttuosità. Negli ultimi 3 anni sono stati circa 15 mila gli studenti raggiunti durante gli incontri nei vari Plessi scolastici ad Ancona ed in provincia, circa 2000 gli insegnanti incontrati e circa 6000 genitori che hanno preso parte ai diversi incontri che sono stati organizzati.

Proprio durante uno degli incontri, mentre i Poliziotti di Prossimità parlavano del reato di revenge porn agli studenti scorgevano in una studentessa un’aria cupa e preoccupata. Si sono così avvicinati a lei e chiedendole cosa la preoccupasse scoprivano che la giovane veniva contattata da un profilo di un uomo su una piattaforma online che le chiedeva di mandare delle foto e dei video intimi. Da quel momento i poliziotti, unitamente alla Squadra Mobile, hanno avviato le indagini che portavano all’arresto di un uomo. Questo, mediante un raggiro, si spacciava per una giovane coetanea della studentessa che voleva testare la fedeltà del fidanzato chiedendo foto e video intimi alla vittima. Proprio grazie alla sensibilità ed all’intuizione dei Poliziotti di Prossimità nonché alla testimonianza della giovane l’uomo fu poi arrestato.

Una rinnovata attenzione è stata rivolta nell’ultimo anno agli anziani con una più articolata campagna di prevenzione delle truffe. Le nuove e più subdole strategie adottate dai truffatori avanguardisti richiedono, infatti, nuove strategie di repressione e prevenzione.

Proprio sul piano della prevenzione stanno operando con costanza i Poliziotti di Quartiere impartendo consigli e suggerimenti su come non incappare nel tranello della truffa: dalla campagna “porta a porta”, alla distribuzione delle brochure nei punti di maggiore affluenza fino agli incontri formativi organizzati all’interno dei centri per gli anziani.

Costante attenzione viene rivolta, poi, agli esercenti delle zone del centro cittadino e di periferia con l’acquisizione delle varie segnalazioni.

Il Poliziotto di Quartiere dispone infatti di un’utenza telefonica dedicata per la ricezione delle varie segnalazioni; inoltre, dall’inizio dell’anno, al fine di rafforzare ulteriormente il servizio di prossimità, sono stati stampati e distribuiti i “bigliettini da visita” del Poliziotto di Quartiere con tutti i riferimenti telefonici e le icone delle App da scaricare per inviare segnalazioni alle sale operative della Polizia di Stato quali canali aggiuntivi al numero di emergenza.

Il Questore Capocasa: «Il Poliziotto di prossimità rappresenta la risposta più efficace ai problemi di vivibilità e di decoro urbano legati alla sicurezza urbana».