ANCONA- Colpiscono in ogni periodo dell’anno, ma in estate sono più frequenti. Sono le truffe agli anziani, che proprio in questi giorni si stanno verificando in alcune zone del litorale marchigiano, in particolare nella cittadina di Camerano, dove alcuni malintenzionati stanno simulando la truffa del “finto incidente”.
Nel mirino soprattutto anziani soli e per questo più vulnerabili ai raggiri. Il copione è sempre lo stesso: nel caso specifico di Camerano i truffatori, due extracomunitari probabilmente di origine rom, hanno preso di mira un’anziana alla guida della sua auto. La donna, sola al volante, stava percorrendo via Loretana, quando improvvisamente ha udito un colpo alla carrozzeria della sua auto. Subito l’anziana si è preoccupata di controllare di non aver urtato alcun mezzo, ma dopo aver verificato di non avere autoveicoli nelle immediate vicinanze, certa di non aver provocato alcun incidente ha proseguito la sua marcia, in direzione del supermarket “Si con Te” di via Loretana.
Giunta al parcheggio del centro commerciale la donna è stata subito avvicinata dai due truffatori, che le hanno chiesto di scendere per mostrarle il danno che secondo loro aveva causato al mezzo. I due le mostrano una bozza probabilmente già esistente, chiedendole di non chiamare l’assicurazione per non incorrere in aumenti di polizza. A questo punto i malviventi hanno tentato di scucirle 150 euro in contanti per sistemare la “cosa” bonariamente, ma fortunatamente la donna, grazie alla sua acutezza e prontezza di spirito si è cavata d’impaccio dai due energumeni, liquidandoli con 20 euro. Il giorno successivo però alla donna si è ripresentata la stessa situazione con lo stesso copione e la stessa richiesta in denaro, ma questa volta il truffatore era uno solo e anche l’auto su cui si trovava l’uomo era diversa. Qualche mese fa la stessa truffa è stata tentata almeno un paio di volte da un napoletano in via Rismondo ad Ancona, in zona Viale della Vittoria. Questa volta i malcapitati erano due uomini anziani, entrambi sull’ottantina.
La truffa dello specchietto retrovisore, quella del falso incidente, o il finto addetto ai controlli del gas o dei rifiuti perpetrata esibendo tesserini falsi. I raggiri contro gli anziani sono innumerevoli, «I truffatori hanno una fantasia smodata e ci dobbiamo misurare ogni giorno con questo loro estro», spiega Cinzia Nicolini, Vice Questore Aggiunto di Ancona. «Cercano di avvicinare le persone più vulnerabili, come gli anziani, che tendenzialmente sono portate a fidarsi e a credere nel prossimo. E’ importante non fidarsi di nessuno, non credere che qualcuno possa offrire un facile guadagno, o che un addetto del gas o dei rifiuti possa venire in casa per dei controlli».
Un’altra truffa frequente è quella del falso avvocato o assicuratore che si reca in casa degli anziani raccontando che il figlio ha avuto un incidente e che per aiutarlo occorre pagare subito una certa somma in denaro. Altre volte capita invece che uno pseudo addetto dell’ufficio postale o della banca, chieda di controllare il denaro che l’anziano tiene in casa per verificare che non sia falso. «Solitamente in questo tipo di truffe il malvivente è ben vestito, parla in maniera fluente», spiega la Nicolini, quindi è facile che l’anziano venga tratto in inganno. L’uomo lascia la porta aperta per far sì che un complice entri in casa e, finché l’anziano è distratto, questo mette in atto il furto. «Non si deve far entrare nessuno in casa, questo tipo di controlli avvengono solo dopo comunicazioni ufficiali da parte degli enti – sottolinea il vice questore – nessuna banca manda i suoi addetti in casa per controllare il denaro, e neanche la posta lo fa. Quando ci si trova di fronte a situazioni di questo tipo o si nutre qualche sospetto è bene rivolgersi subito alle Forze di Polizia. Qualche tempo fa una nostra pattuglia era andata in un’abitazione per eseguire una notifica, ma l’anziana all’arrivo degli agenti non li ha lasciati entrare dicendo che prima avrebbe chiamato il 113 per sincerarsi che fossero realmente dei poliziotti. Una volta rassicurata sulla veridicità del controllo e che gli uomini erano davvero della Polizia, la donna li ha lasciati entrare». Un esempio di come gli anziani dovrebbero comportarsi in caso di situazioni sospette o di visite in casa di questo tipo.
Altre volte le truffe avvengono telefonicamente, «In questi casi – spiega Carlo Pinto, capo della Squadra Mobile di Ancona – quando qualcuno chiede soldi fingendosi assicuratore o avvocato, oppure fingendosi un corriere che deve consegnare un pacco che però non è stato mai ordinato, o un poliziotto che deve riscuotere una multa, la regola è quella di avvisare subito le forze dell’ordine appena chiusa la telefonata, senza far capire all’interlocutore di aver compreso l’inganno».
Episodi come questi spesso sono taciuti dagli anziani, persino ai loro familiari, per pudore e vergogna tuttavia, come sottolinea Cinzia Nicolini «È importante denunciare subito l’accaduto, per evitare che altre persone ne rimangano vittime. Non bisogna vergognarsi, è invece importante passare da vittima ad alleati delle forze dell’ordine per aiutarci a scoprire i truffatori. Gli anziani devono essere i nostri occhi e le nostre vedette».