ANCONA – «Qualità, sistema e aeroporto. Se mettiamo questo dentro un progetto di rete torniamo ad essere, anche in periodo di covid, una regione di riferimento mondiale». È la ricetta del presidente Anci Marche e candidato governatore alle elezioni regionali, Maurizio Mangialardi, ieri a Loreto per il confronto promosso da Cna su “Turismo e lavoro: un futuro marchigiano”.
Presenti all’incontro, che si è tenuto presso la sala consiliare, l’assessore regionale uscente al turismo e cultura Moreno Pieroni, il coordinatore nazionale di Cna Turismo Cristiano Tomei, il direttore di Lonely Planet per l’Italia Angelo Pittro e il presidente di Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini.
Per Mangialardi sostenibilità e qualità sono la chiave vincente, per le Marche, insieme alla bellezza del territorio che deve essere conservata puntando al consumo zero del suolo. «Voglio vincere solo per questo e vinco per questo – ha detto -, perché bisogna avere questa idea del nostro territorio, la sostenibilità è cura del territorio e della bellezza».
Poi il rispetto delle tradizioni locali: «Voglio una regione che sia concorrente con il mondo» dichiara, spiegando che per «disegnare le Marche del futuro» le risorse europee saranno fondamentali: «Il turismo sarà la nuova economia», ma per questo «serve un aeroporto che faccia promozione vera». Infrastrutture determinanti, dunque secondo il candidato governatore del centrosinistra, come determinante è una promozione unitaria.
«Ristorazione di eccellenza, borghi, città d’arte, aree interne e tutte le destinazioni definite minori ma che così non sono perché sono le più ricercate proprio dai turisti internazionali». Sono i punti di forza su cui puntare per sviluppare al massimo il turismo, secondo il coordinatore nazionale Cna Turismo, Cristiano Tomei. Fondamentali poi il turismo religioso e i laboratori artigiani. Punti sui quali, secondo Tomei, occorre iniziare a lavorare già dall’autunno per rilanciare il settore.
Per il direttore Lonely Planet per l’Italia Angelo Pittro la strada giusta è quella di «immaginare il turista come cittadino temporaneo che si aggiunge alla comunità» e non come visitatore mordi e fuggi, poi l’accento sulla digitalizzazione, fondamentale per l’accoglienza. «La sensazione che ho avuto – prosegue – è che nonostante il covid questo sia un anno positivo per le Marche che sono state scelte da tantissimi italiani».
Pittro ha suggerito di «continuare a investire e proteggere l’industria turistica che forse dovrebbe essere meno industria», poi l’accento sulla cura del territorio e «la sostenibilità che non va dimenticata». Secondo il direttore di Lonely Planet per l’Italia, occorre puntare anche sulle diversità presenti nella regione, dove sono possibili più modalità turistiche. «Il vero valore delle Marche è che non essendo state leader nazionali, si sono meno rovinate rispetto alle altre» in termini di cementificazione e moltiplicazione: «Oggi abbiamo bisogno di posti curati, piccoli, diffusi, dove ci si sente in mezzo alla gente».
Per l’assessore regionale uscente Moreno Pieroni, turismo e cultura sono un binomio inscindibile. Pieroni ha ricordato gli investimenti compiuti dalla Giunta regionale che «dagli 8 milioni del 2015 è passata ai 57 milioni che abbiamo gestito in questi anni come assessorato al turismo». Nonostante il sisma, la tromba d’aria che l’anno scorso aveva flagellato la costa e poi la pandemia, secondo l’assessore il sistema ha retto.
«Fino a metà marzo rispetto al 2019 avevamo un +20% di presenze ed arrivi – spiega -. Bisogna considerare che già il 2019 era stato un anno importante perché, dopo appena 3 anni, eravamo tornati ai numeri pre sisma del 2016. Ad aprile, maggio fino a metà giugno presenze s arrivi sono calati fino al 70%. Gli ultimi dati, riferiti a metà agosto, ci dicono invece che ci stiamo attestando intorno ad un calo compreso tra il 10% ed il 13%. Il trend fa pensare che questo calo rimanga fino alla fine dell’anno. Un risultato importante perché significa che il sistema economico e turistico ha tenuto nonostante il covid». Infine ha invitato la prossima Giunta regionale ad investire «tra i 90 ed i 100 milioni di euro sul turismo nei prossimi 6 anni di programmazione europea, rispetto ai 57 milioni investiti in questa legislatura».
Il presidente di Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, ha ricordato i progetti portati avanti in tandem con la Regione, fra i quali anche gli spot del campione del ciclismo Vincenzo Nibali: «Pensiamo che la sua figura possa essere da traino a un mercato importante come quello della bike, dove troviamo tante famiglie e persone che vengono a visitare le Marche proprio perché hanno visto gli spot».