ANCONA – Cresce il numero di donne impegnate nell’accoglienza dei turisti che segna un +15,5% in Italia. Il dato emerge dalla rilevazione della Fondazione studi dei consulenti del lavoro secondo la quale nella Penisola sono quasi 100mila le addette in più nel settore, mentre l’occupazione maschile registra un +5,5%.
Una crescita che interessa soprattutto il Nord Ovest del Paese (+16,6%), mentre nel Mezzogiorno si attesta a +9,8% e nel Centro invece è più esigua (+2,2%). La crescita occupazionale ha riguardato soprattutto i livelli professionali intermedi (+17,8%), invece quelli elevati che sono in calo (- 4,3%) così come quelli bassi (-7,5%). Secondo lo studio su 100 lavoratori, solo il 17,1% rientra tra le professionalità ad alta qualificazione, come manager, direttori, imprenditori e specialisti.
La stragrande maggioranza degli impiegati (73,9%) sono addetti alle vendite, ai servizi, al marketing, mentre le figure a bassa qualificazione (il 10%) sono addetti alle pulizie, magazzinieri, fattorini. I contratti di subordinazione assorbono la quasi totalità della nuova occupazione (+13,8%).
Anche nelle Marche cresce il numero di donne che lavorano nell’ambito della ricettività conferma Emiliano Pigliapoco consigliere regionale Federalberghi. «Il numero delle donne è aumentato soprattutto nei servizi di sala e al bar – dice – mentre resta un gap nella ristorazione, dove gli orari poco compatibili con la gestione di una famiglia, scoraggiano un po’ dalla scelta del mestiere di chef».
Tra i lavori in cui la figura femminile si è piu affermata nelle Marche nell’ambito dell’accoglienza turistica, ci sono bar, personale di sala e reception. Secondo Emiliano Pigliapoco però «la presenza femminile può svilupparsi e crescere ulteriormente in ambito commerciale e nel marketing legato al turismo».