ANCONA – «Tendenza positiva per il turismo nelle Marche, sia per il maggiore flusso di presenze, rispetto all’anno scorso, sia per il budget di spesa che risulta in crescita». Lo evidenzia il direttore di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco che si dice «ottimista» per la stagione estiva. «Nonostante un mese di giugno in cui il tempo non ci ha assistito e si è avuto un calo del 10% sulle presenze rispetto allo stesso periodo del 2023 – spiega – prevediamo un andamento positivo e un segno più rispetto all’estate scorsa».
Insomma la mucillaggine, fenomeno fortunatamente quasi rientrato, non ha scoraggiato i turisti, anche se ha leggermente rallentato l’avvio di luglio. Le previsioni per il proseguimento della stagione sono ottime spiega e «ci aspettiamo una crescita delle presenze tra il +5 e il + 7%». L’avvio è stato ottimo a Senigallia osserva Polacco «dove non solo a giugno non c’è stato un calo, ma si è registrata una crescita di turisti, grazie agli eventi che sono importanti per attirare turismo in bassa stagione».
Buone anche le prospettive per la stagione sulle montagne dei Sibillini dove sono attesi i turisti «belgi e olandesi che amano molto le colline e le vette» conclude Polacco. Per quanto riguarda le zone di provenienza dei turisti nelle Marche lo zoccolo duro è quello solito; arriva dal Nord Italia soprattutto, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, oltre che dalle zone centrali di Umbria e Lazio.
Secondo i dati del focus nazionale sulle vacanze estive dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg, quasi un terzo delle famiglie (31%) quest’anno ha previsto un budget di spesa per le vacanze estive più elevato rispetto a quello dell’anno scorso, mentre per il 18% la spesa sarà inferiore per l’incremento delle spese familiari.
Un 42% degli italiani prevede di spendere come l’estate 2023, ma in ogni caso la media di spesa complessiva prevista per le vacanze estive si attesta a 1.190 euro pro capite, un + 10% rispetto all’anno scorso. Più della metà degli italiani (il 51%) tra giugno e settembre farà vacanze sia brevi che lunghe, mentre il 34% potrà concedersi solo vacanze brevi o lunghe e il 16% non potrà andare in vacanza (l’anno scorso era il 23%). I motivi alla base delle vacanze sfumate? Secondo i dati dell’Osservatorio per quasi 1 italiano su 3 c’è la mancanza di disponibilità economica, a seguire la necessità di risparmiare (23%). Poi c’è chi non può concedersi una pausa perché deve accudire persone non autosufficienti (14%).