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Turismo: netto recupero sul 2020, Marche allineate al 2019. Bene settembre. Acquaroli: «Estate molto positiva»

Netta la ripresa di arrivi e presenze rispetto al 2020, anno in cui è esplosa la pandemia. «Ma la vera sorpresa è settembre segno di politiche di destagionalizzazione vincenti», spiega il governatore

ANCONA – È un 2021 con il segno più sul fronte del turismo nelle Marche, dove è netta la ripresa di arrivi e presenze rispetto al 2020, anno in cui è esplosa la pandemia e il dato si allinea sostanzialmente a quello del 2019 eccetto che per gli stranieri per le limitazioni legate al virus. La vera sorpresa è settembre segno che le politiche di destagionalizzazione adottate sono risultate vincenti. A riscoprire le Marche sono soprattutto gli italiani, con la Lombardia in testa.

Alcuni numeri

Nel periodo gennaio settembre di quest’anno gli arrivi nella regione sono stati complessivamente 1.776.756 un +22,67% rispetto allo stesso periodo del 2020 mentre le presenze 8.850.253 con una crescita del + 24,92% rispetto all’anno scorso. Netta ripresa sul 2020 e quasi colmato il gap con il 2019.

Sono i dati illustrati questa mattina a Palazzo Raffaello dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha tenuto per se la delega al Turismo. I dati presentati sono relativi al flusso di caricamenti eseguito dagli operatori turistici sulle 5.004 strutture ricettive presenti nella regione, con oltre 190 mila posti letto.

Il turismo recupera nelle Marche anche sul periodo pre-Covid, grazie anche ad una stagione estiva brillante e ad un mese di settembre che rappresenta una vera sorpresa. Ma andiamo in ordine. Il mese di luglio di quest’anno segna un +16,97% di arrivi rispetto al 2019 e un +1,02% di presenze, agosto vede un +4,57% di arrivi e un+5,12% di presenze. Il flusso degli arrivi italiani vede un +22,57% rispetto al 2019 e un +34,33% di presenze.

Guardando ai dati relativi al periodo maggio-agosto 2021 e confrontandoli con quelli del 2019, quest’anno nonostante il mancato arrivo degli stranieri, a causa dalla pandemia, il calo è stato lieve: un 2,24% negli arrivi e 3,50% nelle presenze, grazie alla crescita del turismo nazionale.

A far esultare è soprattutto il dato relativo al mese di settembre che come ha osservato il governatore Acquaroli significa che hanno funzionato le politiche di destagionalizzazione e la campagna di promozione con il ct della Nazionale di calcio Roberto Mancini. Insomma, «una stagione estiva molto positiva» come evidenzia il presidente.

Da sinistra Orsetti, Acquaroli, Caramanna

L’altro dato positivo che mostra un forte interesse verso le Marche è quello delle ricerche sul Google. Nell’agosto di quest’anno le Marche spiccano nella top ten delle regioni più cercate sul motore di ricerca Google (terzo posto), e in testa tra le più cliccate per il turismo sportivo. nel mese di settembre

«Difficile fare una lettura completa» dei dati fa notare il governatore, in quanto «viziata dalla pandemia» e dal sisma del 2016 che aveva causato una flessione turistica nel territorio anche nei due anni successivi (2017-2018). I dati però sono positivi sia sul 2020 che sul 2021 e le Marche sono sostanzialmente allineate alla stagione 2019, pre-Covid, nonostante nel 2020 e nel 2021 sia stato precluso il turismo straniero.

Il presidente ha evidenziato che i dati relativi alla stagione turistica 2021 sono «più che positivi» e che «non temono il confronto neanche con il 2019, quando la pandemia non era ancora esplosa. In particolare i numeri record di settembre, con un +15.03% negli arrivi e un +25,79% nelle presenze rispetto al periodo pre-Covid, dimostrano che le azioni in favore della destagionalizzazione funzionano bene e che su questa strada dobbiamo proseguire».

L’effetto Mancini si è fatto sentire nelle Marche, tanto da «rendere la nostra Regione più conosciuta e più ricercata – ha detto il governatore -. Un orgoglio positivo che avevamo dimenticato e che restituisce al nostro territorio la consapevolezza delle proprie possibilità su cui molto spesso in passato non aveva creduto fino in fondo. Stiamo crescendo in notorietà anche in mercati prima preclusi».

I dati Auditel rilevati durante gli Europei di calcio, mostrano che lo spot delle Marche con il ct è stato l’asso vincente: la campagna promozionale è stata vista da ben 263milioni di telespettatori. «Stiamo creando un percorso di strategia marcato e deciso in collaborazione con tutti gli operatori del settore – ha concluso Acquaroli -. Gli spot con Mancini certo, ma si lavora anche per l’Agenzia, la piattaforma digitale, il bando per la destagionalizzazione, più collegamenti con l’aeroporto delle Marche. Dobbiamo far tornare gli stranieri e speriamo di colmare questa assenza il prossimo anno, Covid permettendo».

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